Ambiente
Avvelenamento cani, prestiamo attenzione ai nostri amici a quattro zampe
Nel 2020 in Italia sono stati avvelenati 33.000 cani, un fenomeno in crescita
Letizia Defelice | 2 marzo 2021

Sono ancora troppe le notizie in cui si parla di cani avvelenati da terzi (spesso attraverso bocconcini contenenti sostanze tossiche che risultano fatali), un fenomeno terribile che mette a rischio la vita dei nostri cuccioli.

Le cause

Il problema della diffusione volontaria di esche avvelenate sul territorio riguarda la gestione del rapporto uomo-animale. L’uccisione di animali con bocconi avvelenati era una pratica permessa solo ai cacciatori, diventata illegale dal 1977. Le motivazioni che portano a questo comportamento possono essere: 

  •  l’eliminazione, a causa di rivalità, dei cani da caccia e dei cani cercatori di tartufi;
  •  l’eliminazione di cani da caccia che disturbano proprietari terrieri;
  •  la rivalsa in caso di dissidi condominiali o tra vicini di casa;
  •  l’eliminazione degli animali randagi;
  •  l’eliminazione di animali domestici che arrecano disturbo al vicinato, come cani che abbaiano o che entrano in proprietà private.

Come avviene 

I dati dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie confermano che dal 1997 a oggi, la percentuale di positività rimane costante attorno al 30% sul totale dei campioni conferiti al laboratorio. Avere un quadro esaustivo e pienamente completo non è semplice poiché i casi denunciati sono solo una parte di quelli che si verificano. Infatti la conferma di avvelenamento può avvenire solo in seguito alle indagini tossicologiche che permettono di individuare con certezza le sostanze tossiche. Molto spesso però, questi esami non sono eseguiti perché il padrone non avverte il medico veterinario o le autorità competenti. I casi aumentano nel periodo autunnale con l’apertura della stagione della caccia. 

Quali sostanze sono usate più spesso? 

  • L’Antigelo. Se ingerito, questo composto è assorbito e degradato dal fegato creando la formazione di metaboliti tossici e recando gravi danni ai reni.
  • Lumachicidi. Si presentano in commercio sotto forma di granuli o pellets spesso colorati di azzurro-celeste, liquido o in polvere. I preparati commerciali possono contenere anche delle sostanze che rendono appetibile il prodotto per l’animale. I sintomi includono tremori, convulsioni, ipertermia e incoordinazione motoria.
  • Pesticidi e antiparassitari. Provocano convulsioni e depressione dei centri cardio-circolatori. La morte è causata da insufficienza respiratoria. Sono le sostanze più utilizzate per i bocconi avvelenati.

Le esche sono composte da alimenti appetitosi per gli animali e sono realizzate nel modo più disparato. Quelle utilizzate con più frequenza sono composte da teste di pollo, cotenna, salsicce e altri pezzi di carne farciti con sostanze tossiche. Vi è anche l’utilizzo di dolciumi (torrone, cioccolato, uvetta). Esche che possono risultare pericolose anche per i bambini. Sono inoltre state trovate carcasse di uccelli imbottite di spilli, vetri o altro materiale tagliente che può causare una morte lenta e dolorosissima all’animale che ingerisce il boccone.

I dati

La Aidaa, l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente-Italiambiente, attraverso i dati raccolti, dimostra che in Italia ogni sedici minuti viene avvelenato un cane. Nel 2020 in Italia sono stati avvelenati 33.000 cani. Si tratta per l'80% di randagi e del 20% di animali di proprietà molto spesso colpiti dentro il loro stesso giardino. La regione in cui sono stati riscontrati più casi è la Sicilia, seguita da Sardegna, Calabria e Puglia.
Dobbiamo quindi sempre prestare attenzione a dove mettono il muso i nostri cani, perchè a volte purtroppo potrebbero cacciarsi in seri guai.

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