Arte
Quarantena grandangolare
Contest e progetti che permettono ai fotografi di continuare a mettersi in gioco, anche in isolamento
Eva Barca | 8 aprile 2020

L’arrivo della primavera è solitamente uno dei momenti più attesi dai fotografi perchè è la stagione giusta per scattare all’aperto e godere di condizioni di luce e tempo ottimali. Erano tutti posizionati alla partenza, muniti di idee e cavalletti, quando la corsa è stata annullata dal distanziamento sociale che l’epidemia da Covid-19 chiede di mantenere.

I fotografi però non si sono arresi e, sebbene limitati dalla carenza di spazio, hanno incanalato le proprie energie in quello domestico, dove hanno scoperto centinaia di stimoli mai notati prima. Si sono allora resi conto che era possibile sfruttare la propria passione per raccontare in maniera originale questo periodo storico più unico che mai ed è così che sono nate le iniziative di “visione da quarantena”.

I primi ad attivarsi sono stati i docenti di istituti tecnici e corsi universitari ad indirizzo grafico e fotografico, di licei artistici ed accademie. Tra quelli che hanno avuto maggiore successo, il progetto “CoVisions-19” di 72 studenti del Dams dell’Università di Torino che, ragionando sulle possibilità comunicative della fotografia e con lo scopo di abbattere i limiti fisici della quarantena, hanno dato luce a 203 foto con parola chiave “isolamento”, trasformando così la frustrazione in arte. Tutte le foto sono visibili sul profilo Instagram @covisions_19.

Più o meno simile è ciò che è accaduto all’IIS Einaudi di Roma, che, con il titolo “La Quarantena”, ha chiesto ai suoi giovani iscritti di analizzare e metabolizzare la situazione in cui sono immersi sfruttando l’arte e la scrittura.

Tra i ‘pezzi grossi’ che hanno deciso di sperimentare un nuovo modo di far fotografia c’è Oliviero Toscani. Lo storico fotografo della Benetton ha deciso di riaprire il suo profilo Instagram @olivierotoscanistudio e di tenere in diretta ogni giorno alle 17:30 delle vere e proprie lezioni di tecnica fotografica. Ha poi iniziato un progetto tutto suo, “autoritratti della quarantena”, per il quale non chiede alte risoluzioni ma una costruzione dettagliata della scenografia, come per un film. L’indirizzo per inviare gli autoscatti è masterclass@toscani.com , tra i partecipanti ci sono anche molti personaggi pubblici come Valentino Rossi, Maurizio Cattelan, Luca Beatrice e Paolo Crepet.

Allo stesso modo la giovane fotografa di ritratto italiana Eleonora Sabet ha chiesto ai sui follower di inviarle autoritratti con un’aggiunta di brevi pensieri e frasi, creando così sul suo profilo Instagram @elesabet un’atmosfera magica e malinconica di paure e desideri da ogni angolo del mondo.

Non mancano poi i concorsi, con data di scadenza a fine quarantena, che puntano alla creazione di piccole mostre o raccolte con partecipazione gratuita e aperta a tutti. In particolare, rilevante è il concorso “Scatta la quarantena” promosso dall’Associazione Gattabuia. La richiesta è un progetto di massimo cinque foto da inviare all’indirizzo associazionegattabuia@gmail.com con allegati una breve didascalia, data e luogo di scatto e i propri dati anagrafici.

Gli spunti non mancano. Mano agli obiettivi, puntare, scattare!

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