Attualità
Quali pericoli si nascondono dietro l'utilizzo dei social?
Dopo il caso della bambina scomparsa a Palermo, si fa luce sul fenomeno TikTok
Marta Catoni | 22 febbraio 2021

La precoce scomparsa di una bambina di Palermo, a seguito di una sfida finita male sul noto social TikTok, ha portato quest'ultimo ad intervenire sul proprio regolamento. Dal 9 febbraio la nota piattaforma social bloccherà tutti gli utenti italiani e chiederà di indicare nuovamente la data di nascita per continuare ad usare l’app, se verrà identificato un utente al di sotto dei 13 anni il suo account verrà rimosso. 

Come funziona TikTok

Antonella, la bambina palermitana, voleva diventare una star di TikTok come molti ragazzi ma, a causa di una challenge finita male, ha girato il suo ultimo video che fortunatamente non è finito in rete. A questo punto la domanda che sorge spontanea è: come mai una bambina così piccola avesse già un account TikTok, visto che ci sono delle normative che regolano l’utilizzo di tutti i social più importanti e diffusi?
Prima di rispondere, cerchiamo di capire quali sono le piattaforme più utilizzate dai giovani. Al primo posto c’è Facebook seguito da You Tube, Whatsapp, Messenger, We Chat, Instagram, Twitter, Snapchat e TikTok, quest’ultimo, il più di moda al momento tra i giovanissimi, è conosciuto e utilizzato in tutto il mondo. TikTok è il primo social network cinese che consente di condividere video di ogni genere e la sua diffusione è cresciuta moltissimo in questo periodo di pandemia in quanto i più piccoli lo utilizzano per sopperire alla scarsa socialità diretta con i coetanei. Dietro l’utilizzo di qualsiasi piattaforma, e quindi anche TikTok, si nascondono dei pericoli che bisogna conoscere e da cui bisogna difendersi infatti questo social non gode di una buona reputazione per quanto riguarda il controllo dei contenuti, la gestione dei dati e la tutela della privacy degli utenti. Bisogna considerare un dato importante cioè che il 30% degli utenti non ha raggiunto la maggiore età e nonostante l’età minima per potersi iscrivere sia 13 anni non esistevano, fino a pochissimo tempo fa, i meccanismi di controllo in grado di verificare la veridicità dei dati di chi si iscrive. Per questo motivo vi potevano accedere liberamente anche i più piccoli, proprio come Antonella.

I rischi della piattaforma

Tra i rischi peggiori di TikTok troviamo le challege cioè sfide talvolta pericolose in quanto chi vi partecipa deve agire in modo estremo, ma questa pericolosità molto spesso viene sottovalutata dai più piccoli. Altri rischi in cui gli utenti possono incorrere sono il cyberbullismo o la depressione. Considerate tutte le insidie in cui si può cadere, è bene che ci sia da parte di ogni famiglia un controllo attivo e attento sull’utilizzo dei social network dei propri figli, magari monitorando i contatti, i contenuti e i messaggi che ricevono, anche se la soluzione più sana sarebbe quella di intrattenerli con attività alternative.

Resta la speranza che le nuove normative di TikTok portino una migliore gestione della situazione, per evitare altri gravissimi fatti di cronaca come quello di Antonella.

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