Attualità
Legalizzazione delle droghe leggere, a che punto siamo?
Pro e contro della legalizzazione di alcune sostanze stupefacenti
Chiara Scarpa | 14 maggio 2021

Il traffico di droga è uno dei più grandi problemi a livello internazionale. Questa attività è considerata una delle principali fonti di entrata della malavita, infatti il suo unico scopo è quello di arricchirsi. In questi ultimi anni, sono sempre di più le nazioni che scelgono di legalizzare il consumo e la vendita delle droghe leggere. Tra queste nazioni è presente anche l’Italia, ma con quali effetti?

Droghe leggere

 Quando si parla di droghe leggere ci si riferisce a tutte quelle sostanze che derivano dalla Cannabis, come per esempio, la marihuana e hashish. Sono definite “leggere” perché sono sostanze non troppo pericolose per la vita e con minor rischio di dipendenza fisica.

Benefici della legalizzazione

Ci sono numerosi pro e contro per la legalizzazione di queste sostanze. Per esempio, la cannabis può essere utile sicuramente per il mercato, quindi in ambito economico. Si stima che la legalizzazione della cannabis porterebbe portare allo Stato italiano circa 10 miliardi di euro. Un altro aspetto positivo che ne deriverebbe è che la legalizzazione potrebbe togliere risorse alla criminalità organizzata. Questo non vuol dire che non ci sarebbe più un mercato illegale, anzi si andrebbe a creare un mercato parallelo, destinato a chi non possiede i requisiti per l’acquisto. Ma la Cannabis sarebbe una risorsa importante per la salute pubblica, perché è un mezzo che è stato introdotto per alleviare i disturbi di alcune gravi malattie. È efficace per il dolore cronico degli adulti, e soprattutto per la sclerosi multipla.

I contro

Ora vediamo quali sono i contro. Uno dei motivi per cui molte persone sono contro a questa decisione è che si andrebbe ad aumentare il numero di consumatori e le persone che potrebbero sviluppare una dipendenza. Di conseguenza si danneggerebbe la salute dei cittadini con il rischio di aumentare le patologie correlate all’uso di droghe, in particolare malattie infettive o patologie psicologiche. Inoltre i consumatori sarebbero soggetti a maggiori rischi, come per esempio, incidenti stradali o incidenti domestici e così facendo metterebbero a rischio la sicurezza, propria o altrui, la vita di relazione e l’attività lavorativa.

Ma in Italia a che punto siamo?

Al momento c’è una proposta in ballo che ha coinvolto numerose persone del Parlamento. Secondo un sondaggio circa il 70% pensa che il nostro Paese possa seguire le orme degli Stati Uniti che hanno già legalizzato la marihuana. Secondo la proposta di legge le droghe sarebbero vietate ai minorenni, al contrario i maggiorenni potranno solo utilizzarla a scopo “ricreativo”. Per quanto riguarda la coltivazione a casa ci sono moltissime opinioni a riguardo; Il Movimento 5 Stelle si dimostra favorevole ed il senatore Matteo Mantero dichiara: “La Cassazione ha aperto la strada, ora tocca a noi. Fino a questa storica sentenza comprare cannabis dallo spacciatore, alimentando la criminalità e mettendo a rischio la propria salute con prodotti dubbi, non costituiva reato penale mentre coltivare alcune piante sul proprio balcone per uso personale poteva costare il carcere.” Questo potrebbe essere un ottimo esempio da prendere in considerazione per avere un impatto maggiore sull’attuale normativa al fine di orientarla alla legalizzazione della cannabis in Italia.

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