Cinema e Teatro
Recensione film 'La prima neve'
Jacopo Bertella | 10 febbraio 2014

Recensione- “ La Prima neve “


Regia Andrea Segre.





In un paesino della Valsugana, (Pergine) Dani, un profugo del Togo,in attesa di ottenere

l'asilo politico, ormai da mesi in questo luogo,in mezzo alle montagne, sogna di poter raggiun-

gere la sua meta :Parigi.

L'incontro con Michele,un bimbo orfano di padre,morto in un incidente di montagna, resi-

dente in questo lembo di terra (la valle dei Mocheni ) dalle caratteristiche linguistiche proprie,

contrappone le due realtà.

Anche a Dani, purtroppo è mancata la moglie, morta all'arrivo sulle coste italiane, dopo

aver dato alla luce una bimba.

Entrambi chiusi nel proprio serrato dolore, nella propria mesta solitudine,

La valle, lo spazio, libero ma avvolgente con le montagne che accolgono e pervadono,

i boschi che rassicurano.

In questo contesto una frase del vecchio nonno di Michele : le cose che hanno lo stesso

odore devono stare assieme. Intendendo il miele delle sue api nei recipienti di legno che costrui-

sce da sé.

Proprio nel bosco, Dani e Michele, cercando legna per il nonno Pietro, incominciano a capi-

re che i loro dolori si assomigliano, il loro vuoto, le loro mancanze, coincidono.

Forse non conta che uno viva nella propria terra di nascita, e che l'altro non ne abbia una, le

differenti storie, le differenti culture, vanno ad indentificarsi negli sguardi l'uno per l'altro che

hanno imparato a darsi in totale comprensione, questo sguardo è l'odore uguale del miele nel

recipiente di legno del bosco.

Michele e Dani sono assolutamente uguali nella loro riconosciuta e compresa differenza,

in piena consapevolezza e reciprocità e nella vita di ogni giorno per portare a termine il

lavoro, prima che cada la prima neve, che tutto avvolge ed ammanta.

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