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Il piccolo principe e la bambina
Il nuovo anno inizia rigorosamente al cinema con il film tratto dal celebre racconto di Saint-Exupéry, pietra miliare della letteratura popolare mondiale per la sua sconvolgente attualità, riletto in chiave moderna
Gaia Ravazzi | 23 dicembre 2015

Esce nelle sale dal primo gennaio un emozionante riadattamento che mette in scena sul grande schermo un vero e proprio classico della letteratura popolare, Il Piccolo Principe, interpretato da grandi voci italiane tra cui Paola Cortellesi, Toni Servillo, Alessandro Gassman,  Stefano Accorsi e Giuseppe Battiston.

Al centro della storia il rapporto tra un anziano aviatore e una bambina molto matura per la sua età che, cresciuta con una vita programmata istante per istante dalla mamma, non ha ancora imparato ad usare la propria immaginazione. Attraverso le avventure dell’anziano vicino di casa e il suo incontro nel deserto con il piccolo principe, Mark Osborne, regista del film, racconta la storia di Saint-Exupéry, legandola intimamente alle vicende della bambina.

«In fondo pensavo - racconta il regista - che avrebbe dovuto trattarsi della storia della bambina che impara a dire addio al suo amico, creando così un parallelismo con la storia del libro. Mi sembrava il modo giusto per accostarmi ad un materiale molto delicato».

Le due narrazioni si incastrano perfettamente l’una nell’altra, scatenando nello spettatore la stessa emozione forte che trasmette il libro, dando vita ad una vera e propria magia. Nonostante il timore e l’iniziale ritrosia di molti membri del cast nel confrontarsi con un mostro sacro come Il Piccolo Principe, il risultato ottenuto è assolutamente poetico.

«Sentivamo l’enorme responsabilità di dover rendere giustizia ad un capolavoro senza tempo, amato da tantissime persone di tutto il mondo -  racconta Soumache, tra i produttori del film - Chiunque legga il libro si fa una propria idea molto personale del piccolo principe e del suo mondo, per cui non è possibile trarne un riadattamento fedele e pedissequo».

Il regista rispetta e forse oltrepassa le grandi aspettative, realizzando una pellicola che ha qualcosa di magico e che riesce a creare una storia nella storia, dando vita ai disegni del racconto attraverso gli occhi di una bambina, in una vera e propria fiaba per grandi e piccini.

L’invito del regista, dei doppiatori e dell’intero cast è quello di riprendere in mano le delicate pagine del libro di Saint-Exupéry, consapevoli di essere in grado di leggervi dentro un nuovo significato, una nuova consapevolezza, un’attualizzazione di una storia che da ormai settant’anni fa emozionare adulti e bambini di tutto il mondo.

La sfida di creare un film a partire dal materiale originale permette di rivedere la storia del Piccolo Principe attraverso gli occhi di una bambina del XXI secolo in cui tutti possono rispecchiarsi, anche i grandi. Perché, come direbbe il piccolo principe:  “tutti i grandi sono stati bambini una volta (ma pochi di essi se ne ricordano)”.

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