Cinema e Teatro
Davvero per tutti
Un nonno per amico
Un film originale sul confronto tra generazioni, sulle diversità e sulla lingua dei sentimenti: “Un’estate in Provenza” al cinema dal 13 aprile ci fa sorridere e commuovere
La Redazione | 6 maggio 2016

Chi non ha un nonno un po’ burbero all’apparenza che si rivela essere poi dolcissimo? A interpretarlo con un pizzico di ironia Jean Reno nel film Un'estate in Provenza nelle sale dal 13 aprile. Una deliziosa commedia francese diretta da Rose Bosch che mette al centro il confronto intergenerazionale fra nonni e nipoti sullo sfondo di una splendida Provenza estiva. Bellezza, risate, ma anche riflessione su temi importanti: questi gli ingredienti del film, sapientemente mescolati in cento minuti. Uno dei protagonisti è Théo, bambino sordo dalla nascita che parte in compagnia dei suoi fratelli Léa e Adrien per l’estate. Meta la Provenza, dove i nonni materni (Jean Reno e Anna Galiena) hanno una fattoria. Le differenze tra la vita di città e quella di campagna sono subito evidenti, ma aiutano i ragazzi a riscoprire un genuino rapporto con la natura e, al tempo, stesso con i nonni. Il nonno Paul, in particolare, dapprima si mostra burbero ma in realtà è molto affettuoso nei confronti dei suoi nipoti. «C’è un po’ di mio padre in Paul – spiega Jean Reno – Non è un chiacchierone: ma non è rozzo, è solo timido. Nel film i silenzi del personaggio sono importanti. L’intera giovinezza di Paul si è svolta nel caos, nel dramma, nel furore giovanile. Per questo si rifugia tra gli ulivi che gli danno un sollievo emotivo. Trovo adorabile il fatto che quest’uomo così taciturno riprenda a parlare proprio con il suo nipotino sordomuto». Sarà infatti Théo a rompere il muro di silenzio del nonno parlando la lingua del cuore e non quella delle parole. Ad interpretare Théo è un bambino realmente sordomuto di sette anni, che la regista ha voluto: «Mi interessava inserire all’interno del film un bambino che parlasse un’altra lingua. Il film non ruota attorno all’handicap di Théo. Ho semplicemente ingaggiato un attore. Lukas Pélissier è pieno di vita, determinato, ha senso dell’umorismo ed è scrupoloso e preciso quando recita». 

Il film è disponibile anche in una versione con sottotitoli per non udenti e sono stati realizzati appositamente vari video di presentazione con la lingua dei segni. NomadFilm, che si occupa della distribuzione, ha voluto in questo modo dare attenzione a un pubblico spesso poco considerato: “Un piccolo gesto per abbattere le differenze e avvicinare le persone”.

 
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