Interviste
La ricerca di W nella nuova rappresentazione di Ambra Angiolini
Intervista ad Ambra Angiolini , grande interprete in "La misteriosa scomparsa di W "
Jacopo Bertella | 10 febbraio 2014
Ambra: c'è qualche cosa di te stessa nella figura femminile che tu porti in scena? Se sì che cosa?
Si c'è molto,i cambi di umore, il fatto di sfuggire un po' da luoghi comuni, dalle ipocrisie, magari di essere meno simpatica, meno popolare, ma dire quello che è il tuo pensiero, non quello di un altro. E'rischioso, ma in questo sono come lei.

Alla ricerca di W: tu sei ancora impegnata in questa ricerca?
Se come W intendiamo la parte più importante di te stessa, io la cerco sempre, però penso di averla trovata. A volte mi fa comodo cercarla per sentirmi più leggera.

Credi che nella attuale nostra società molte donne cerchino W? Trovarlo è questione di fortuna o di intelligenza e capacità?
Voglia di approfondirsi, di conoscersi sempre di più... ma io penso che in realtà le donne ce l'abbiano tutte la W. Spesso ci sono molti uomini che non se ne accorgono o che non vogliono riconoscerla.

In questo personaggio da te interpretato c'è sempre un tuo coinvolgimento emotivo o a volte è mera professione?
In questo testo è proprio difficile trovare solo la tecnica,che tra l'altro io cerco sempre, perché è un testo che va affrontato con una voglia di vita ed un entusiasmo che deve sempre essere straripante, altrimenti ci si stanca delle parole.

Donna di spettacolo: prosa, poesia, musica.Con quale arte ti senti maggiormente in sintonia ed appagata?
Quelle che ho rispettato di più sono quelle che non pratico più,tipo la musica. Non sono capace! Il cinema ed il teatro soprattutto sono i due grandi amori che ho scelto,non mi sono capitati e spero di poter continuare a studiare ancora.
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