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Libri, 5 consigli per l'estate
Da Murakami ad Agatha Christie passando per Marzia Sicignano e la graphic novel
Andrea Schiavoni | 29 giugno 2020

Tra paure e incertezze, anche quest’anno il termometro ha sancito l’arrivo dell’estate, che regala a noi studenti ancora più tempo da poter dedicare alle proprie passioni. La lettura può certamente rappresentare una di queste, e per questo che noi di Zai.net abbiamo pensato di suggerirvi qualche titolo per rifugiarvi dalla canicola estiva almeno per qualche ora tra le pagine di un buon libro.

Norwegian Wood (Haruki Murakami)

Forse uno dei titoli più noti della lista: pubblicato per la prima volta nel 1987, il romanzo di Murakami risulta ancora oggi estremamente attuale per come è in grado di rivolgersi ai giovani. Definita dall’autore come una storia d’amore “molto personale”, la vicenda segue il giovane Tōru Watanabe durante il suo primo anno all’università di Tokyo. Sullo sfondo dei moti studenteschi del Sessantotto, il protagonista si troverà tra due fuochi rappresentati da due ragazze, Naoko e Midori, che lo costringeranno a riflettere sulla sua vita e ad assumersi l’onore di prendere le proprie scelte. Con uno stile leggero e scorrevole l’autore affronta argomenti impegnativi come il suicidio, il senso della vita, e quel dolce sentimento malinconico di inadeguatezza che tutti noi abbiamo provato negli anni dell’adolescenza. Insomma: un must per chi ancora non avesse mai avuto il piacere di leggerlo.

Ovunque sia, saremo insieme (Marzia Sicignano)

Proseguiamo con un titolo recente di un’autrice che, costruendosi il suo pubblico grazie al proprio profilo Instagram, ha scalato le classifiche dei libri più venduti imponendosi come punto di riferimento nel genere young adult. Se la trama del libro precedente seguiva lo sviluppo di una relazione romantica mostrandone luci e ombre, questa volta il sentimento descritto è quello dell’amicizia. Marta e Sara sono infatti amiche sin dalla prima infanzia e condivididono ogni momento della loro vita al pari di due sorelle. Alternando sapientemente prosa e poesia, lo stile raggiunge l’alchimia perfetta fra i due generi lasciando un senso di armonia nel lettore. Una storia semplice ma che proprio in virtù della sua semplicità risulta reale, e per questo colma di significato: ciascuno di noi potrebbe identificarsi nel rapporto tra le due protagoniste e nelle emozioni da loro provate. I mesi costretti a casa ci hanno ricordato l’importanza dei legami che abbiamo la fortuna di avere, e questo titolo ribadisce il concetto aprendoci uno spioncino sulla straordinaria quotidianità di due ragazze.

Ten little indians (Agatha Christie)

Riuscire nell’impresa di tenersi allenati con la lingua inglese trovando un compromesso tra difficoltà accettabile e storia interessante potrebbe sembrare un’impasse insormontabile, ma per fortuna la Regina del romanzo del giallo ci viene in aiuto. Con uno livello di inglese facilmente seguibile da tutti, eventualmente con lo smart-phone a portata di click pronto a correre in aiuto, la storia divenuta ormai un classico cattura subito il lettore trascinandolo con sé in quell’isola deserta dove i dieci ospiti dovranno improvvisarsi detective nel tentativo di trovare una spiegazione a decessi all’apparenza incomprensibili.

Quartieri lontani (Jiro Taniguchi)

Per strizzare l’occhiolino a tutte le tipologie di lettori, vi proponiamo anche una graphic novel. Se il paese del Sol Levante è forse la patria dei più grandi capolavori di questo genere, una buona percentuale di merito è proprio di Jiro Taniguchi. Autore prolifico, nel corso della sua lunga carriera, Taniguchi è riuscito a travalicare i confini del Giappone arrivando ad affermarsi in tutto il mondo per la sua capacità di raccontare storie pregne di pathos accompagnate da uno stile di disegno pulito e raffinato. Della sua sterminata produzione Quartieri Lontani ne rappresenta probabilmente una delle vette più elevate, ragion per cui abbiamo pensato di scegliere proprio questo titolo in particolare. La vicenda, raccontata in unico volume, vede come protagonista il quarantottenne Hiroschi che per via di uno strano fenomeno ha la possibilità di rivivere la propria adolescenza. Una storia poetica e delicata sul passaggio dall’infanzia all’età adulta che continua a insegnarci e emozionarci pur parlando di un mondo a noi così distante sia a livello temporale sia spaziale.

Le città invisibili (Italo Calvino)

Citando lo stesso scrittore del nostro quinto suggerimento letterario: “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire” e a distanza di quasi cinquant’anni si può dire che Le città invisibili del maestro Italo Calvino possano entrare di diritto nel novero di quei classici dal contenuto imperituro. La scelta di ricadere su questo titolo in particolare è stata dovuta dall’incredibile abilità con cui l’autore riesce ad aprire le porte più nascoste nel nostro animo dalla sola combinazione diversa di ventisei lettere. Ogni capitolo si apre con un dialogo tra Marco Polo, il celebre esploratore veneziano, e l’imperatore Kublai Khan che interroga il primo circa le città del suo immenso impero. Ma questo è solo un espediente che permetto all’autore di dare vita a mondi meravigliosi che parlano al lettore ciascuno con le proprie particolarità e con le proprie contraddizioni. Insomma, se durante quest’estate saremo tutti più o meno costretti a casa, la lettura di questo testo è un passepartout per un viaggio da cui è impossibile non ritornare cambiati in qualche modo.

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