Libri
Stoner
Virginia Lupi | 13 febbraio 2014

Stoner è il racconto della vita di un uomo tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento: William Stoner, figlio di contadini, che si affranca quasi suo malgrado dal destino di lavoro nei campi, coltiva la passione per gli studi letterari e diventa docente universitario. Si sposa, ha una figlia, affronta varie vicissitudini professionali e sentimentali, si ammala, muore. E, prima di chiudere gli occhi per sempre, comprende che vivere non è stare sotto i riflettori, o guadagnare chissà quali capitali o raggiungere chissà quali obiettivi. Stoner, ha compreso che: “Era se stesso, e sapeva cosa era stato”. È un eroe della normalità che negli ingranaggi di una vita minima riesce ad attingere il senso del lavoro, dell’amore, della passione che dà forma a un’esistenza. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e, tuttavia, il risultato è un capolavoro. John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. «Stoner è una storia perfettamente costruita, di un gelido matrimonio e di un disperato amore universitario; si è così vicini all’infelicità del protagonista che si ha paura di respirare». E se lo dice Nick Hornby, possiamo credergli.

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