Libri
A Brescia, “Libri in Movimento” contro i “Muri”
Riparte la rassegna letteraria che dal 2016 va oltre le barriere
Serena Mosso | 8 gennaio 2018

Mentre Donald Trump cerca 18 miliardi di dollari per finanziare il muro al confine col Messico, a Brescia riparte la rassegna “Libri in Movimento” che invece i muri li abbatte. O che almeno li fa parlare e li indaga. La manifestazione, nata nel 2016, troverà spazio anche quest’anno a Brescia da gennaio a maggio 2018 e si apre col tema dei luoghi e in particolare dei “Muri”. Sarà teatro di incontri settimanali con autori per poi concludersi con un grande evento dedicato ai mestieri del libro.

Tanti i temi affrontati nel corso della passata edizione: eros, l’altro, prigionie, gioco, futuro. Con “Muri” la rassegna si riconferma attenta alle profondità dell’animo umano, alle sue passioni, ai suoi spazi vissuti e alle sue azioni.

Il programma di eventi si aprirà il 12 gennaio alle 18.30 presso il MO.CA. (Centro per le Nuove Culture, via Moretto 78). Roberto Escobar presenterà il libro “Metamorfosi della Paura” (Il Mulino edizioni). Identità, confini, odio per lo straniero scorrono tra le pagine in una attenta analisi dell’Europa odierna alla ricerca delle radici della paura.

Venerdì 19 gennaio il geografo Franco Farinelli sarà alla biblioteca di Passirano (piazza Europa 6) per presentare “Crisi della ragione cartografica” e “L’invenzione della Terra”, due libri con cui riflettere sul tempo e lo spazio del pianeta in un’era globalizzata. 

Sarà poi la volta del libro “Se i muri potessero raccontare” di Maurilio Rino Riva, presentato venerdì 26 gennaio presso la sala consigliare di Roncadelle. Il romanzo dà voce alle mura di una fabbrica abbandonata e ai ricordi delle lotte operaie.

“Libri in Movimento” è anche immagine, espressione, azione sociale. Per questo dal 9 gennaio al 3 febbraio darà spazio alla mostra fotografica “La Serialità del male”, presso la biblioteca Queriniana (via Mazzini). Banalità e serialità del male sono raccontati dagli scatti in bianco e nero del fotografo Fausto Capitanio, che ci guida tra le carceri della Cambogia e del Sudafrica, passando per Auschwitz-Birkenau.

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