Mondo
La rivoluzione parte dalla nostra volontà di cambiare il mondo
Debora Caprini | 28 giugno 2019

Il problema del cambiamento climatico rappresenta il tredicesimo obiettivo dell'Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d'azione sottoscritto da 193 paesi membri nel 2015, che comprende 17 obiettivi su questioni importanti per lo sviluppo del pianeta e dei suoi abitanti. Per chi non avesse le idee chiare, l'ONU è un'organizzazione intergovernativa a carettere internazionale, nata nel 1945, con lo scopo di mantenere la pace nel mondo e garantire le libertà individuali.

Per molti anni il problema legato al clima non è stato recepito come tale e nessuno ha intrapreso una politica di salvaguardia e sensibilizzazione verso l'ambiente. Oggi invece qualcosa è cambiato, finalmente qualcuno ha deciso di ascoltare  l'ecosistema, evitando di agire soltanto per business.

Fridayforfuture è il grande movimento studentesco, nato dall'attivista svedese Greta Thunberg, di appena 16 anni, che negli ultimi mesi sta spingendo migliaia di adolescenti e non solo a scioperare e a riunirsi nelle piazza, chiedendo provvedimenti concreti contro i cambiamenti climatici e reclamando il proprio diritto al futuro. Le sue parole: "chiunque sei, ovunque sei, abbiamo bisogno di te”, hanno ispirato persone di ogni età e in molti Paesi del mondo sono nate manifestazioni con migliaia di partecipanti.

Qualche mese fa Greta è stata a Roma ed è stata ricevuta in Senato, alla Sala Koch, dalla Presidente Elisabetta Casellati. E' scesa poi in piazza per partecipare allo sciopero organizzato dagli attivisti romani e infine ha incontrato Papa Francesco; tra i due ci sono stati una calorosa stretta di mano e un breve scambio di battute.

Scendendo nel particolare, gli effetti climatici dovuti all'inquinamento sono ben visibili anche nella piccola realtà di ognuno di noi; ad esempio in Umbria le falde da alcuni anni sono state indebolite in maniera consistente dalla mancanza di piogge tra inverno e inizio primavera, fino ad arrivare a una situazione di emergenza idrica.

L’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale)  ha fornito dei dati che delineano un quadro di criticità sia per il territorio ternano che per il perugino e di conseguenza ha lanciato recentemente l'allarme, imponendo scelte strategiche ai gestori e adeguati comportamenti ai cittadini. Anche Umbra Acque e Servizio idrico integrato stanno monitorando la situazione continuamente e progettando interventi specifici. Renzo Patacca, responsabile della struttura investimenti e tutela della risorsa idrica, in un'intervista rilasciata a UmbriaON ha presentato i vari provvedimenti messi a punto negli utlimi giorni. Tra tutti ha sottolineato l'avvio della progettazione della nuova stazione di pompaggio per Massa Martana e dei lavori di potenziamento della rete e  di ricerca perdite a Stroncone, San Gemini e Montecastrilli. Ha infine invitato tutti i cittadini ad assumere un comportamento corretto al fine di preservare la risorsa idrica a nostra disposizione.                                                                                                                     

Un altro intervento significativo nel nostro territorio in difesa dell'ambiente è stato messo a punto dall'azienda leader in Italia e in Europa per la produzione di laminati piani in acciaio inossidabile (AST). Il progetto riguarda la creazione di un impianto innovativo ed ecosostenibile, che porta con sé enormi benefici per l'ambiente: contenendo infatti i consumi di metano, AST ridurrà le emissioni di CO2 in atmosfera per un quantitativo pari a 30 mila tonnellate annue. Questo è un grande passo avanti per la nostra città e per il nostro futuro. Dobbiamo capire che il cambiamento parte da noi e dalla nostra piccola realtà perchè tutto nasce dalla volontà. Le leggi, le parole, le promesse, i principi e i  provvedimenti sono inutili senza la forza di volontà, arma fondamentale per salvare il pianeta.

 

 

 

 

 

 

 

 

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