Scuola
Vi presento la riforma che ha gettato nel panico gli studenti
Terza prova abolita, esame orale diverso, più importanza all’alternanza: ecco i punti salienti
Elena De Zorzi, 17 anni | 4 aprile 2019

L’esame di maturità è uno dei passaggi più spaventosi ed emozionanti che gli studenti di liceo come me devono affrontare. Già dal quarto anno si inizia a percepire la tensione nelle pance di noi ragazzi e la paura dei nostri insegnanti di non riuscire a finire i programmi in tempo per prepararci. Con tutti i cambiamenti che sono stati apportati, la situazione è peggiorata. Le riforme approvate dal governo hanno comportato molto scompiglio perché, prima delle simulazioni delle prove di esami, hanno gettato nel panico gli studenti, pieni di dubbi sulla modalità di esecuzione dell’esame.

Le prove di esame che oggi mi spaventano di più sono la seconda e l’orale. Nella seconda prova infatti si dovranno verificare le materie di indirizzo (frequento il liceo classico e mi terrorizza molto il fatto di dover affrontare sia latino che greco, anche perché ho sentito che la simulazione era molto impegnativa!). 

Nell’orale, avendo eliminato la tesina, si può affermare che un ragazzo si trova di fronte all’ignoto… Si dice che davanti a sé troverà tre buste e che a sorte dovrà sceglierne una. Questa busta potrà contenere un testo di letteratura, una domanda su un tema specifico o perfino una poesia, da cui dovrà far iniziare il proprio discorso. E se l’esaminato non avesse mai affrontato in classe quella poesia? O peggio ancora… Se non avesse mai affrontato il tema della busta con i suoi professori? Inoltre nell’ultima parte dell’esame orale potrà essere sostenuto anche il tema della scuola-lavoro. Non tutti hanno vissuto esperienze utili all’orientamento lavorativo anche se io devo ammettere che io sono stata molto fortunata negli scorsi anni, quindi potrò parlare di ciò che i progetti mi hanno lasciato. E qui mi sorge il dubbio: se un ragazzo si è ritrovato a fare esperienze scuola-lavoro non utili a capire le aspirazioni della vita (ad esempio vendere biglietti in un museo o fare volantinaggio), di che cosa parlerà? È da aggiungere però che questi cambiamenti, secondo me, non hanno portato solo aspetti negativi. Ad esempio è stata eliminata la terza prova o il cosiddetto “quizzone”, il quale poteva porre delle domande su un qualsiasi argomento svolto durante l’anno di qualsiasi materia. Di solito questa era la parte dell’esame che spaventava di più e sono estremamente sollevata che l’abbiano tolta. 

Sono ancora al quarto anno e ho tempo prima del fatidico esame. Molti cambiamenti possono ancora avvenire, ma se la situazione dovesse rimanere la stessa, almeno sono preparata (anche psicologicamente!).

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