Attualità
Conoscere le dipendenze
Sebbene negli ultimi decenni si sia abbassato il tasso di giovani che fumano regolarmente, l'abuso di alcol e di sostanze stupefacenti è ancora spesso un problema sottovalutato
Daniela Uras | 19 maggio 2021

Nella società moderna l’uso di sostanze è un modo per gli adolescenti di soddisfare il bisogno di correre rischi e provare emozioni dovuti alla particolare età di sviluppo, mettendosi però a rischio di problemi immediati come incidenti, dipendenze e ricoveri ospedalieri.

L'alcolismo

La sostanza più abusata è l’alcol; circa il 70% dei diciassettenni statunitensi riferisce di aver consumato alcol almeno una volta, sebbene solo il 55% dichiari di essersi ubriacato. Anche il consumo di superalcolici è molto comune e quasi il 90%, così come è molto frequente il binge drinking, bere più di quattro drink nell’arco di due ore. Per delle persone di corporatura minuta o di giovane età anche solo sue bevande alcoliche possono essere sufficienti a causare un livello di intossicazione simile all’ebbrezza, che mette gli adolescenti a rischio di incidenti e situazioni spiacevoli.

La dipendenza da tabacco

Anche il tabacco è spesso consumato dai giovani. Tuttavia, nel 2017 circa l’8,8% degli studenti delle superiori ha riferito di fumare sigarette, in calo rispetto al 27,5% registrato nel 1991, e solo il 2% degli studenti riferisce di fumare ogni giorno. Negli Stati Uniti si contano oltre 2000 nuovi fumatori al giorno: di questi il 31% ha meno di 16 anni e oltre il 50% meno di 18.

I maggiori fattori di rischio che inducono gli adolescenti verso il fumo sono avere genitori che fumano, prendere come modello persone famose o coetanei che lo fanno, ma anche avere risultati scolastici scarsi.

Le sostanze stupefacenti

Molti ragazzi oggi tendono a sperimentare e provare ad assumere molte sostanze, spesso senza sapere nulla delle loro caratteristiche. Si parla quindi di incoscienza e impulsività, e sono questi i fattori che portano all’abuso. Secondo l’indagine statunitense di Youth Risk Behavior Surveillance, condotta annualmente fra gli studenti delle scuole superiori, nel 2017 il 19,8% degli studenti faceva uso di marijuana; molto diffusi anche gli analgesici oppioidi perché facilmente reperibili in casa.  

Le differenze tra uso e abuso

Bisogna tuttavia distinguere il fenomeno del consumo da quello della dipendenza. La maggior parte dei giovani consumatori impara a conoscere il proprio limite e quindi ad autoregolarsi, trovando una misura nell’intensità e nella frequenza.

Si pensa che uscire da queste dipendenze sia difficile ma soprattutto impossibile, per questo motivo è fondamentale mettere in primo piano l’aspetto motivazionale, ovvero quella spinta che la persona sente o si deve costruire per abbandonare il vizio. Sicuramente riuscire a smettere da soli è complesso, e per questo si può richiedere un aiuto dall’esterno, coinvolgendo ad esempio la famiglia.

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