Attualità
Alla scoperta dei Bim
Tartufo in salsa wi-fi
Nella provincia umbra, tra Spoleto e Terni, c’è un territorio ricco di bellezze ambientali, artistiche e gastronomiche: la Valnerina. Ne abbiamo parlato con Egildo Spada, Presidente del Consorzio Bim Cascia e Sindaco di Poggiodomo
Redazione | 13 novembre 2013

Il territorio del bacino imbrifero montano (Bim) che lei dirige è composto da diversi Comuni: perché la sede è ricaduta su Cascia?
I Comuni consorziati sono 13, ma a beneficiare delle risorse sono in 10, tutti nel territorio della Valnerina. Tra questi i più significativi sono Norcia e Cascia: la scelta è ricaduta su Cascia perché è centrale rispetto al resto del territorio. Inoltre, a Norcia ha già sede la comunità montana e quindi i padri fondatori del Bim hanno deciso per Cascia.

I comuni aderenti al consorzio hanno caratteristiche omogenee?
Il territorio che rientra nel consorzio ha sicuramente un passato comune dal punto di vista storico, della continuità architettonica, delle tradizioni: c’è un’omogeneità culturale molto forte. Negli ultimi anni si sono sviluppate invece alcune peculiarità: Norcia ad esempio è un Comune a sé, con tante iniziative e un forte impatto artigianale e turistico; pensiamo ad esempio all’istituzione del Parco dei Monti Sibillini. E poi ci sono Comuni più piccoli, situati nelle zone più montane, come Poggiodomo e Monteleone, che hanno invece un’emorragia di abitanti.

Perché accade questo?
Perché le possibilità di occupazione sono scarse: nonostante i tanti corsi di formazione e gli incentivi economici che mettiamo a disposizione, i giovani non sempre intraprendono attività in proprio. Preferiscono il posto sicuro e forse hanno ancora il mito della città che offre tante occasioni in più.

E avete messo in campo qualche iniziativa per contrastare questo fenomeno?
Le parlo di Poggiodomo, Comune di cui sono Sindaco, che è il più piccolo dell’Umbria: ha 146 abitanti, con una popolazione che ha un’età media di 80 anni. C’è solo un bambino che portiamo a Monteleone con il servizio di scuolabus. Abbiamo deciso allora di fare una scommessa: aprire un Centro di Educazione Ambientale in collaborazione con Legambiente umbra. E l’abbiamo vinta, se si tiene conto delle migliaia di studenti che in questi anni hanno scelto il Centro per i campi scuola. Il Centro è diventato un luogo di promozione culturale sul territorio.

Il turismo è la forza del vostro territorio?
Sì, tutta la Valnerina vive essenzialmente di turismo, che è generalmente di due tipi. Quello degli oriundi: tantissimi hanno una seconda casa in queste zone e tornano per Pasqua o per Natale. Poi c’è il turismo vero e proprio, sia italiano che estero. La Valnerina è un territorio ricco sotto molteplici aspetti: paesaggistico, architettonico, artistico. E non dimentichiamoci che il nostro piccolo territorio ha una quantità di prodotti tipici altissima: il tartufo nero, lo zafferano, la lenticchia, la lavorazione dei prodotti suini. Insomma, prodotti che soddisfano tutti i gusti.

Avete realizzato iniziative per la loro produzione?
Sì, noi come Consorzio abbiamo istituito mutui a tassi agevolati per attività economiche e quindi anche quelle che implicano la lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti tipici. Vogliamo che le peculiarità del territorio vengano conosciute il più possibile.

Avete realizzato anche un progetto in collaborazione con il Bim Adige...
I principali finanziatori di quel progetto sono stati i Gal, Gruppi di Azione locali, associazioni di vasti territori che operano sulla distribuzione dei fondi europei su progetti di vario tipo. In quel caso, si trattava di un progetto legato al comparto alimentare, nello specifico alla produzione casearia, che è comune a tutte e due le aree. Abbiamo partecipato con piacere, perché è stato un interessante elemento di confronto, per conoscere diverse esperienze e condividerle.

E cosa fate nello specifico per i giovani?
Il Bim di Cascia è stato sempre vicino ai giovani, attraverso le scuole, i concorsi, le iniziative sul territorio che ci hanno proposto e che abbiamo finanziato. In particolare il Consorzio è stato tra i maggiori sostenitori, anche finanziariamente, dell’Istituto Agrario di Santa Anatolia di Narco. Abbiamo voluto offrire ai giovani del posto un’opportunità di studio e conoscenze che riteniamo congeniali al mantenimento e lo sviluppo del territorio. Vorremmo che, imparando ad amare il loro territorio, decidessero di rimanerci.

Avete anche realizzato un’interessante iniziativa tecnologica...
Esatto: abbiamo dotato di wi-fi i Comuni di Cascia e Norcia. C’è stata una riposta molto positiva da parte dei residenti, e ovviamente anche dei numerosi turisti.

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