Sport
Il nuoto e la sua lingua
Il nuoto, come anche altri sport, ha un lessico tutto suo. La lingua dei nuotatori può sembrare inizialmente strana e complicata ad un non nuotatore: parole che nell’uso comune hanno un significato preciso, ne prendono uno differente tra le corsie di una piscina. Viaggio alla scoperta del vocabolario dei nuotatori professionisti (o aspiranti tali)
Anna Collalto | 8 aprile 2023

Il nuoto viene praticato fin dall’antichità, da oltre 7000 anni. È uno dei pochi sport che coinvolge tutti i muscoli del corpo. È completo e salutare. Non favorisce solamente il benessere fisico ma anche psicologico. Grazie al nuoto si ottengono: miglioramento nella salute, aumento della longevità e inoltre comporta benefici fisici ed estetici. Viene consigliato spesso dai dottori per ridurre la massa grassa in eccesso nel corpo, per migliorare il metabolismo, per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e per migliorare la coordinazione motoria. Il nuoto è un’attività ricreativa ma anche uno sport olimpico.

In questi ultimi anni gli atleti italiani hanno conquistato molte medaglie e soddisfazioni per la nostra nazione. Da nominare sono sicuramente gli Europei di Roma 2022, dai quali l’Italia ha portato a casa ben 35 medaglie, piazzandosi al primo posto nel medagliere finale.

Il nuoto, come anche altri sport, ha un lessico tutto suo. La lingua dei nuotatori può sembrare inizialmente strana e complicata ad un non nuotatore. Parole che nell’uso comune hanno un significato preciso, ne prendono uno differente tra le corsie di una piscina.

Ad esempio gli svedesi non sono gli abitanti della Svezia ma, per i nuotatori, sono un modello di occhialini molto utilizzato.

La farfalla, non è l’insetto con ali colorate che vola nei prati, ma è uno stile di nuoto, spesso il più odiato in quanto è quello più faticoso tra tutti gli stili, ma ad alcuni masochisti piace.

La rana, per noi nuotatori, non è un’animale che salta di qua e di là di colore verde, ma è anch’esso uno dei quattro stili. Gli altri due stili oltre a rana e farfalla sono stile libero e dorso.

Una cosa che i nuotatori amano sentire dal proprio allenatore è la parola scarico, che non è quello del WC ma, nella lingua dei nuotatori, si intende il periodo in cui gli allenamenti diminuiscono di intensità, spesso questo succede in vista di una gara per far riposare un po' i muscoli.

Per costumone si intende un costume da gara fatto con materiali specifici che ti permettono di andare più veloce. Ma è una vera tortura! È super attillato e per infilarselo occorre l’aiuto di alcune compagne di squadra e molta pazienza.

Palette, boccaglio, pinne, tavoletta e pull buoy sono attrezzi che servono per lavorare diverse parti del corpo in modo specifico.

Non spaventatevi quando l’allenatore vi dice di fare un cento perché non intende cento vasche, ma quattro in vasca da 25 metri (o due in vasca da 50 metri).

Quando l’allenatore dice di fare un 50 in B2 vuol dire potenza e massimo consumo di ossigeno, cioè in poche parole bisogna fare entrambe le vasche forte. Quando invece il 50 è in negativo vuol dire che l’andata è piano e il ritorno è forte; il contrario invece è in positivo. Quando il 50 è in soglia vuol dire che ogni atleta deve prendere il proprio tempo personale, cioè il proprio migliore, e fare 4 o 5 secondi in più.

Gli occhialini a specchio sono amati soprattutto dai dorsisti, che devono gareggiare in una piscina all’aperto; infatti questi tipi di occhialini permettono di non essere abbagliati dal sole. In realtà c’è chi li adopera anche al chiuso per essere più ganzo.

Ma i nuotatori non sono solo pesci, qualche volta si allenano anche a secco, cioè fuori dall’acqua.

Nonostante si è parte di una squadra, le competizioni sono spesso individuali, l’unica eccezione sono le staffette, in cui si gareggia insieme ai compagni. Importante, in questo tipo di gare, è lo stacco, cioè lo scambio tra un compagno e l’altro. Bisogna riuscire a partire il più velocemente possibile appena il compagno tocca il muretto facendo attenzione a non essere squalificati per cambio irregolare.

Le bandierine in piscina non sono un oggetto ornamentale ma sono poste poco prima della fine della vasca, servono soprattutto ai dorsisti per non sbattere la testa contro il muretto e a prepararsi alla virata, cioè il cambio di direzione.

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