Ambiente
Le storie dei giovani che hanno lottato per l’ambiente
Gaia Canestri | 5 luglio 2024

Come ogni 5 giugno dal 1974, oggi si festeggia la Giornata mondiale dell'ambiente. Fu proclamata nel 1972 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con l'intento di sensibilizzare la popolazione riguardo alle tematiche del cambiamento climatico e la salvaguardia del pianeta, e oggi è più importante che mai ricordarlo. 

Vale la pena, però, anche portare a conoscenza storie poco conosciute o troppo poco spesso ricordate, ancor di più se si tratta di giovani ragazzi che hanno dedicato la loro vita proprio alla Terra. Ecco i ragazzi che dovremmo ricordare e ringraziare, ma non solo in questa giornata speciale.

Federico Garcea e Tommaso Speroni 

Vi è mai capitato di ricevere a Natale o nelle ricorrenze un buono per piantare un albero a distanza? La pratica è sempre più comune, ma in pochi sanno che l'idea nasce da due ventenni che nel 2010 hanno deciso di abbandonare i loro posti lavorativi per intraprendere un percorso nuovo e allora ancora inesplorato: fondare Treedom, un'azienda che tramite l'omonimo e-commerce permette di piantare alberi a distanza e seguire online la storia del progetto che contribuiranno a realizzare. 

"Le mie avventure lavorative sono state costantemente guidate da un unico scopo: sfruttare la tecnologia come strumento per generare un impatto positivo nel mondo reale, contribuendo a un futuro più inclusivo e sostenibile" racconta Tommaso, e a 15 anni dalla sua fondazione possiamo affermare che l'impatto che Treedom ha avuto sull'ambiente è stato davvero positivo: 4 milioni di alberi piantati con record di più di 1 milione in Kenya.

Il sito permettere di svolgere numerose funzioni: piantare o regalare un albero o comprare un abbonamento per contribuire mensilmente alla coltivazione. Le specie e le varietà tra cui scegliere sono tantissime, dal caffè al mango, dal mandarino alla mangrovia, e molti altri. Treedom è anche consapevolezza, sul sito è presente un calcolatore di Co2 per scoprire quanta ne produciamo giornalmente. 

Dal sogno di due ventenni a un'azienda che lotta contro la deforestazione e il cambiamento climatico, non vi dimenticate di Treedom per i prossimi regali!

Rabab Ali e Monis Ali

Voliamo in Pakistan dove Rabab Ali, 12 anni, e suo fratello Ali Monis, 8 anni, sostenuti da loro padre avvocato specializzato in diritto ambientale hanno fatto causa al Governo nel 2016 appellandosi alla Corte suprema per far valere i propri diritti alla libertà e alla vita che sarebbero stati messi in discussione dalle politiche ambientali adottate dal paese. 

Già nel 2016 il Pakistan si trovava a dover affrontare eventi climatici estremi come cicloni, alluvioni e siccità che hanno devastato il Paese, e negli anni la situazione non è di certo migliorata. Il Paese si è trovato così ad affrontare non solo una crisi climatica, ma anche una conseguente crisi economica in cui i costi per la ricostruzione delle zone danneggiate ha pesato non poco. Da qui la scelta, nel 2023, di abbandonare il gas e tornare in breve termine al carbone, con l'obiettivo di quadruplicare le centrali a carbone.

Boyan Slat

Figlio di un artista, Boyan nasce in Olanda nel 1994. A 2 anni inizia a costruire e dai 4 anni si impegna in progetti ingegneristico. A soli 14 anni entra nel Guinness dei primati per aver lanciato simultaneamente 213 razzi ad acqua. 

La voglia di unire ingegneria e sostenibilità arriva all'età di 16 anni, quando immergendosi nella acqua della Grecia Boyan si trova a nuotare tra la plastica e non tra i pesci. Così iniziano le ricerche e i progetti che dai banchi del liceo lo portano ad esporre la sua idea ad TEDx talk di Delft, la sua città natale. L'oggetto della conferenza è un sistema che sfrutta la circolazione delle correnti oceaniche per pulire le acque inquinate. 

Dopo il liceo Boyan si iscrive all'università  di ingegneria aerospaziale, ma la abbandona presto per dedicarsi completamente alla sua idea. Nel 2013, a 18 anni, nasce The Ocean Cleanup, organizzazione non profit di cui è l'amministratore delegato che ha obiettivo lo sviluppo di tecnologie avanzate per ridurre al minimo la plastica negli oceani. Dal 2013 ad oggi sono stati raccolti 31,5 milioni di euro per sostenere questa causa. 

 

 

 

 

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