Ambiente
Le fake news sulla sostenibilità ambientale più diffuse di sempre
Non tutto quello che si dice sulla sostenibilità è corretto: ecco le fake news su clima, riciclo, e molto altro che non sapevate fossero false
Gaia Canestri | 20 maggio 2025

Adottare uno stile di vita sostenibile può rivelarsi difficile. Non è un mistero che si debbano avere alcune accortezze, magari prestare più attenzione ad azioni che ripetiamo senza neanche pensare e sforzarci di scardinare abitudini non sostenibili che abbiamo immagazzinato come quotidiane. È vero anche, però, che attorno al mondo della sostenibilità c’è ancora un alone di mistero: dove regna la disinformazione proliferano le fake news. Ecco i falsi miti più diffusi sulla sostenibilità:

Bisogna lavare i rifiuti prima di buttarli nella differenziata

Gira voce che quando si fa la differenziata i rifiuti prima di essere gettati vadano lavati. Da una parte c'è chi sostiene si tratti di un gesto necessario, così che i rifiuti possano essere riciclati con facilità; altri lamentano proprio questo ulteriore passaggio, ritenuto faticoso e scoraggiante per chi è alle prime armi con la differenziata. Come direbbe qualche saggio, anche in questo caso la verità sta nel mezzo: lavare gli imballaggi non è utile e rappresenta un semplice spreco di acqua. Gli impianti di riciclo sono dotati di macchinati che effettuano già questo passaggio di pulizia, cioè che viene chiesto ai cittadini è di rimuovere il cibo in eccesso, qualora ve ne sia rimasto all'interno. A parlare chiaro sole le linee guida, prime far tutte quelle di COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) e del CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi).

Bisogna separare la plastica dalla carta prima di differenziare

Avete sentito bene, le linee guida non ci spiegano solo che lavare gli imballaggi non è sempre utile, ma anche che a volte non è neanche necessario sperare minuziosamente la carta dalla plastica. In questo caso però c'è bisogno di qualche specifica in più: non significa che potete tranquillamente gettare le bottigliette d'acqua nella carta e i vecchi fogli nella plastica. A volte alcuni imballaggi multimateriale possono essere gettati nella carta con semplicità, come ad esempio le buste delle lettere con inserto di plastica, i cartoni con le graffette o ancora cartoni con etichette adesive. Secondo le linee guida sopracitati in questo caso la separazione sarebbe più un dispendio di energie inutile più che un gesto ammirevole. Gli impianti di riciclo infatti riescono a filtrare durante il processo di riciclo una piccola percentuale di materiale estraneo, come in questo caso la plastica, senza che se ne debba occupare l'uomo con le sue mani. Insomma da oggi niente scuse, la differenziata è proprio alla portata di tutti.

Le connessioni online non hanno niente a che fare con l’inquinamento

Negli ultimi due anni l'intelligenza artificiale è spopolata tra ragazzi e adulti, ma in pochi sanno che rimanere connessi ha un costo ambientale non proprio scontato. Secondo uno studio del Washington Post effettuato dai ricercatori dell'Università della California di Riverside una sola e-mail di 100 parole necessita della quantità di 1 bottiglia d'acqua per essere generata.

Perché acqua? Perche dietro ad ogni ricerca c'è un processo di elaborazione complesso che vede la presenza di un server che esegue migliaia di calcoli e intreccia tra loro centinaia e centinaia di dati diversi. Questo processo genera calore e per questo vengono utilizzati sistemi di raffreddamento ad acqua per mantenere le apparecchiature alla giusta temperatura per funzionare. Potete immaginare quanta acqua serva quindi per far funzionare queste macchine vista la popolarità sempre maggiore di ChatGPT. Se non riuscite a immaginarlo ecco un esempio: se metà della popolazione chiedesse a Chat di scrivere anche solo una mail alla settimana per un mese verrebbero consumati circa 16 miliardi di litri di acqua, vale a dire l'equivalente di 6.400 piscine olimpioniche. Inoltre, in termini energetici una ricerca effettuata su ChatGPT consuma 15 volte l'energia effettuata per una normale ricerca sul web

È bene riutilizzare le bottigliette di plastica prima di gettarle 

Attenzione al riciclo domestico, a volte può rivelarsi rischioso. Contenitori in plastica PET, utilizzati molto spesso a scopo alimentare come nelle bottigliette per l'acqua o nei prodotti gastronomici, non sarebbero adatti all'uso ripetuto, si tratta infatti di prodotti monouso. Secondo alcuni regolamento europei, come il Regolamento (UE) n. 10/2011, sarebbe più sicuro per la salute utilizzare solo plastica certificata per un uso prolungato. 

 

 

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