Arte
La follia nell'arte
Se siete a Roma, andate alla mostra Crazy, perché "nullum magnum ingenium sine mixtura dementiae est"
Vittoria Pelleriti | 3 May 2022

La mostra Crazy ha aperto a Roma e si può visitare dal 19 febbrio 2022 all'8 gennaio 2023, presso il Chiostro del Bramante. Crazy rappresentala follia nell'arte contemporanea, a cura di Danilo Eccher e contiene esposizioni di 21 artisti internazionali di rilievo, come Lucio Fontana, Gianni Colombo, Carlos Amorales e 11 installazioni site specific. Le esposizioni dunque variano da scritte led anche tratte dai  versi delle poesie di poeti famosi, come la famosa frase “m'illumino d'immenso” di Giuseppe Ungaretti, ad intere stanze che immergono il visitatore in mondo colorato e variopinto, creando un'atmosfera avvolgente e inclusiva.

È interessante soffermarsi sul perchè sia stato deciso di mettere in relazione la follia con l'arte; l'arte e la follia rifiutano di seguire degli schemi prestabiliti, fuggono da ogni forma di costrizione e gli artisti riescono ad esternare liberamente i loro peniseri e  riflessioni. Gli antichi latini utilizzavano una frase che spiegava nel miglior modo questa relazione tra arte e follia “nullum magnum ingenium sine mixtura dementiae est” ovvero che non esiste un grande animo che non abbia un pizzico di follia.

Questa mostra evidenzia il rifiuto e la fuga da parte della gioventù dagli schemi rigidi che molte volte la società impone, andando quasi a spegnere il fuoco dell'arte che nasce al'inteno di ogni persona, che va da giovani ad anziani. Fare arte significa immaginazione e creazione. Gli artisti immaginano cose che non esistono e devono crearle in base alle loro idee; è una incredibile sovrapposizione di idee.

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