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Animal testing, è indispensabile fare esperimenti sugli animali?
L’animal testing è indispensabile per il progresso scientifico; ciò non toglie che il nostro impegno consisterà nello sfruttare ogni risorsa tecnologica per limitare il più possibile questo fenomeno, soprattutto quando concerne campi dove non è indispensabile, come la cosmetica
Sofia Garofoli | 3 maggio 2021

L’animal testing consiste nello stabilire la nocività di prodotti destinati alla consumazione da parte dell’uomo attraverso l’iniezione di tale prodotto in animali, come cavie o maiali. Questa crudele pratica, da lungo tempo denunciata da animalisti di ogni parte del globo, trova le sue radici nell’antichità e riguarda molti campi, della scienza come dell’arte e della cosmetica.

Sperimentazione a fini cosmetici

In particolare, è oggi molto dibattuta la necessarietà di tale metodo di sperimentazione nel mondo della cosmetica, basti pensare che si stima che diversi milioni di animali in tutto il mondo vengono annualmente uccisi, avvelenati, privati della vista e di altre abilità e la causa è interamente riconducibile all’animal testing. È proprio per questo che la sperimentazione animale a fini cosmetici è stata bandita in quaranta paesi nel mondo, tra questi tutti i paesi dell’Unione Europea. Si crede, infatti che, grazie alle nuove tecnologie, sia possibile eliminare del tutto questa pratica. Ciononostante la Lega Antivivisezione ha sottolineato come almeno cinque stati membri non effettuano ispezioni senza preavviso, mentre nove sembrano non soddisfare nemmeno il requisito minimo richiesto del controllo di un terzo degli stabilimenti all’anno. D’altro canto, in Europa si è registrato un leggero calo nell’uso di animali da laboratorio: dai 9,59 milioni registrati nel 2015 ai 9,39 milioni nel 2017. Soprattutto nel campo della tossicologia, infatti, i test tossicologici si sono rivelati molto più affidabili e meno costosi rispetto alla sperimentazione animale.

Animali e scienza

La domanda che bisognerebbe porsi a questo punto è: quanto è effettivamente indispensabile il coinvolgimento degli animali nella sperimentazione di prodotti e degli ingredienti i essi contenuti? Bisogna pur sempre considerare l’enorme contributo che gli animali hanno da sempre dato alla scienza, per citarne alcuni: la cagnetta Laika che diventò il primo essere vivente a viaggiare nello spazio, la pecora Dolly come primo essere vivente ad essere clonato, l’insulina, testata per la prima volta sui cani, ha rivoluzionato il trattamento del diabete, per non parlare di antibiotici contro la lebbra, trapianti di organi o studi su penicillina, febbre gialla, tifo o poliomielite che sono stati condotti su animali. Insomma, tutti, o quasi, i premi Nobel per la medicina hanno condotto i loro studi sugli animali e la maggior parte dei ricercatori ritiene impossibile eliminare completamente questa tecnica. In sostanza: l’animal testing è indispensabile per il progresso scientifico; ciò non toglie che il nostro impegno consisterà nello sfruttare ogni risorsa tecnologica per limitare il più possibile questo fenomeno, soprattutto quando concerne campi dove non è indispensabile, come la cosmetica.

 

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