Scienza
Perrikaryal, la streamer che su Twitch sta giocando a Elden Ring utilizza le onde cerebrali!
La tecnologia dell'elettroencefalogramma associata all'attività video-ludica stupisce il mondo del web
Annachiara Picca | 28 febbraio 2023

Alla cerimonia dei The Game Awards 2022, tenutasi lo scorso dicembre, il videogioco Elden Ring ha vinto il premio "Gioco dell’anno". Le sue atmosfere dark fantasy hanno affascinato molti giocatori e sebbene la maggior parte ci abbia giocato utilizzando il classico controller collegato ad una console, Perrikaryal, una streamer di Twitch, ci gioca usando la forza del pensiero.

Come ci gioca

La streamer, in un video su Youtube, spiega che per giocare usando le onde cerebrali ha utilizzato un macchinario per la registrazione dell’elettroencefalogramma collegato ai sensori di un controller da gioco. Ha attaccato sul suo cuoio capelluto degli elettrodi che raccolgono qualsiasi tipo di cambiamento nell’attività cerebrale, anche se questa attività ritmica non viene sempre interpretata in maniera precisa dal software utilizzato per convertire il segnale in azione. Per ora Perrikaryal è riuscita a collegare le sue onde cerebrali solo al pulsante d’attacco, il resto dei movimenti deve farli ancora utilizzando le mani. Racconta che per azionare il pulsante di gioco immagina di spingere qualcosa di pesante in avanti molto lentamente e continua spiegando che ci vogliono lunghe ore di allenamento per arrivare a questo risultato. Il suo obbiettivo è quello di giocare interamente con le sole onde cerebrali. La tecnologia che sta usando la streamer non è così tanto recente come si può immaginare. Essa viene comunemente chiamata dalla comunità scientifica interfaccia cervello-computer (Brain-Computer interface, BCI) e consiste in un dispositivo esterno, che non richiede alcuna stimolazione muscolare, in grado di creare un legame di comunicazione tra il cervello ed il computer. Questa tecnologia è stata utilizzata la prima volta in soggetti con disabilità motorie. L’utilizzo di questa tecnologia si è negli anni estesa in vari campi come la riabilitazione, la robotica, i giochi e le neuroscienze. Tuttavia, l’applicazione della BCI si è evoluta nel corso degli anni. Oggi abbiamo per esempio il brain fingerprinting per il rilevamento della menzogna sulla base dell’interpretazione delle onde cerebrali, la rilevazione della sonnolenza per migliorare le prestazioni lavorative umane, la stima dei tempi di reazione, etc.

Quanto costa

L’headset utilizzato da Perrikaryal è in vendita al pubblico, ma ha dei costi elevati. Oltre al denaro, il gioco costa anche in termini di stress. Elden Ring è considerato uno dei giochi più difficili e stressanti al mondo e la streamer è stata motivata dalla community del videogioco che prova a renderlo sempre più complicato. Nonostante ciò, Perrikaryal, anche grazie alla sua laurea in psicologia, dimostra di accettare la sfida e di continuare a sperimentare.

Conseguenze

Oltre allo stress, quali sono le conseguenze a lungo termine dell’utilizzo di una BCI per giocare ad un videogioco? Ce lo spiega il professor Gianluca Coppola, docente e ricercatore presso il Polo Pontino della Sapienza Università di Roma, specialista in neurologia. “Questo tipo di tecnologia non comporta problemi etici come quella degli impianti intracerebrali, ma essendo il soggetto portato forzatamente a pensare ad una determinata azione, anche senza compierla effettivamente, viene inutilmente sovra-eccitato. Inoltre, la mancanza dell’atto del movimento a lungo termine potrebbe limitare le capacità cognitive del soggetto e portarlo a chiudersi in sé stesso. Questo atteggiamento forzato potrebbe far emergere disturbi neuropsicologici, come un’aprassia, cioè una difficoltà nel trasformare il pensiero in azione motoria. I dispositivi BCI possono inoltre alterare il comportamento e, quindi, influenzare le emozioni, la personalità e i ricordi del soggetto. L’alterazione delle capacità cognitive ed eventualmente morali dell’uomo solleva una seria questione etica ed è difficile prevedere se gli eventuali cambiamenti cognitivi indotti dall’uso della BCI siano reversibili.” Non di meno, l’utilizzo di questa tecnologia comporta un importante problema di privacy, anche perché l’apparato BCI si trova ad elaborare e conservare un altissimo numero di informazioni personali estremamente sensibili.

Conclusioni

Le tecnologie basate su una interfaccia cervello-computer hanno fatto passi da gigante in questo decennio, grazie ad un aumento significativo del numero di pubblicazioni sull’argomento. Ciò dimostra il crescente interesse della comunità scientifica in questo campo e, quindi, l'importanza che potrebbe avere questa tecnologia nel prossimo futuro. Il numero dei gruppi di ricerca coinvolti è destinato a crescere, visti anche i finanziamenti di nuovi progetti di ricerca sulle neuroscienze, come quello dell’Unione Europea, che insieme alle università partner ha avviato il “Human Brain Project”. Un progetto analogo, denominato “Brain Initiative”, viene promosso dal governo degli Stati Uniti d’America. Chi riuscirà per primo a leggere i nostri pensieri?

Commenti
misterpizzetta152 giorni fa
Fantastico, proprio qualche ora fa c'è stata una live su Twitch dove lo streamer Enkk le ha fatto una bella intervista, sarebbe interessante un confronto con lui! (Also PHD Flex)