Arte
Musei chiusi e lockdown, l'arte vive ancora
Nonostante le forti conseguenze che la pandemia ha inflitto al mondo della cultura, l'arte ha saputo reinventarsi con successo grazie alla street art
Jasmine Aly | 31 dicembre 2020

La creatività degli street artist non si ferma. Nemmeno durante l’emergenza Coronavirus. Da inizio pandemia, sui muri di tutto il mondo sono apparse opere che omaggiano medici e operatori sanitari, in prima linea per la lotta al Covid-19, oppure che interpretano le paure e i desideri che molti di noi stanno vivendo da due mesi a questa parte. Molti artisti hanno reagito all’emergenza impiegando lo strumento più potente a loro disposizione: l’arte. In particolare, gli street artist, liberi dai confini dei musei e delle gallerie, che a causa dell’emergenza sono stati chiusi, si sono fatti notare per le loro immagini toccanti ma anche divertenti e spesso ironiche che raccontano come la pandemia ha trasformato il mondo.

Street art e lockdown

Tra critiche pungenti soprattutto riferite al mondo politico, murales educativi per incoraggiare le persone a restare a casa e tributi commoventi al personale sanitario possiamo dire che c’è qualcosa nella street art che la rende unica nel documentare i nostri sentimenti, i nostri dubbi e il nostro malcontento, riuscendo sempre a farci sorridere e riflettere. Alcuni dei più noti artisti di strada hanno trovato nel lockdown l’ispirazione per audaci capolavori e, oltre a nomi già noti, sono emersi anche tanti nuovi talenti. Le opere inspirate e create nel periodo del lockdown sono aumentate non solo di numero ma anche di importanza anche grazie all’influenza e alle grandi visioni e condivisioni attraverso i social, mezzo di comunicazione diventato importante e quasi essenziale in questo duro periodo di chiusura che però non ha impedito lo sviluppo artistico e al contrario ha aumentato l’ispirazione degli artisti portandoli a produrre un grande numero di opere che per al loro bellezza e significato sono state immortalate e inserite all’interno di un libro contente tutte le opere create dagli street artist, dai più famosi a quelli da poco scoperti, al fine di catturare lo spirito del momento e raccontare alle generazioni future come la pandemia ha trasformato il mondo.

La rivincita del divano

Tra le opere che più sono spopolate sul web possiamo ricordare La rivincita del divano. L'artista Nello Petrucci ha realizzato quest'opera a Pompei, dove vive e lavora, su un muro nei pressi del centro commerciale La Cartiera, nella notte tra il 10 e l’11 marzo Intitolata Sweet Home, ritrae i Simpson con mascherine davanti alla Tv per rilanciare l'invito a stare (Stay Home). Il cupo incappucciato in transito davanti al quadretto familiare è Nello Petrucci.

Niente più bacio

In tempi in cui i saluti si devono fare a distanza, cambia anche il celebre Bacio: gli amanti appassionati della tela di Francesco Hayez, conservata alla Pinacoteca di Brera, sono stati dotati di mascherina e Amuchina, simboli della paura del virus. La rivisitazione del dipinto ottocentesco è apparsa a Milano a fine febbraio: come tutte le opere presentate qui è uno stencil, tecnica comune per questa forma di arte, realizzata dallo street artist Tvboy. Il titolo dice tutto: L'Amore ai tempi del Covid-19. L'opera è stata però vandalizzata strappando via maschere e gel igienizzante.

 

 

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