Liguria
Genova, la pandemia accresce le aggressioni agli autisti di mezzi pubblici
Abbiamo parlato con i cittadini che hanno assistito alle aggressioni
Luca Grasso | 14 maggio 2021

I fatti di cronaca che riguardano come vittime gli autisti dei mezzi AMT si succedono ormai da lungo tempo, senza apparenti segnali di miglioramento. E mentre in passato questi fatti avvenivano soprattutto durante le corse in tarda sera, quando l’autista rischiava di essere più esposto ad un’aggressione da soggetti sotto l’influenza di alcool o sostanze stupefacenti, in questi ultimi tempi, forse anche a causa del coprifuoco notturno, si registrano anche nelle ore di massima frequentazione. E questo accade anche se la massima frequentazione, in questi periodi di distanziamento sociale, non comporta mai l’affollamento eccessivo dei mezzi, che invece in passato poteva aver causato qualche reazione sconsiderata di utenti particolarmente irritabili.

I casi più recenti

Proprio la settimana scorsa, abbiamo assistito ad un’aggressione violenta di un autista AMT della linea 584 nel primo pomeriggio, mentre transitava in Via Timavo. Un testimone dei fatti, L.G., 16 anni, abitante in zona, ha assistito a buona parte della scena dalla finestra di casa, mentre era dedito allo studio. “Pur essendo distante in linea d’aria, ho visto distintamente un autobus fermo in mezzo alla strada con le porte aperte, molta confusione e l’accorrere quasi immediato dei veicoli della Polizia, che si sono messi subito a caccia del presunto aggressore, nel frattempo fuggito a piedi. Una scena da film!”, ci ha dichiarato, richiedendo l’anonimato. Non sono ancora chiari i motivi dell’accaduto, magari anche solo una fermata richiesta troppo tardi e non recepita dall’autista, o una frenata brusca. Sicuramente il nervosismo che regna inevitabilmente nella popolazione dopo tanti mesi di limitazione agli spostamenti può aver agitato gli animi di alcuni.

Ed è infine notizia di oggi, l’arresto di spacciatori che avevano fatto del mezzo, nel caso specifico il 18 che opera tra Sampierdarena e San Martino, il luogo dove vendere la loro merce illegale. Fortunatamente, la Polizia è intervenuta ed ha messo fine allo spaccio. Chissà se è stato proprio l’autista a segnalare questa pratica.  D’altra parte gli autisti AMT, quando sono in servizio, dovrebbero anche assolvere compiti di vigilanza, segnalando tempestivamente borseggi, molestie e danneggiamenti.

Speriamo che il graduale ritorno alla normalità che ci dovrebbe attendere nei prossimi mesi possa anche calmare gli animi e rendere tutti, ed in particolare gli utenti dei mezzi pubblici, meno nervosi e maneschi.

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