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Ue sotto attacco. Ma noi giovani non siamo d'accordo
Nell'occhio del ciclone per la gestione del Coronavirus, l'Unione Europea non deve essere messa in discussione in toto
Elio Sanchez | 6 aprile 2020

In queste ultime settimane, l’Unione Europea è entrata in un vortice di critiche. Molti sindaci italiani hanno deciso di ammainare la bandiera europea dal proprio Municipio e i maggiori giornali italiani si sono schierati senza riserve, additandola come “La brutta Europa”, riferendosi a quello che l’Unione Europea sta sbagliando nella gestione della crisi causata dalla pandemia da Covid-19.

Gli errori, da parte dei vertici della Ue, certo non mancano e sono sotto gli occhi di tutti, ma attenzione a darla per morta o a definirla inutile. La nostra generazione ha qualcosa su cui ridire. 

Una delle cose che senza esserne parte non potremmo godere è la possibilità di muoversi senza dogane da un paese membro all’altro. Grazie a questa possibilità, un cittadino italiano che vuole andare ad esempio in Francia, non deve chiedere un visto d’ingresso ogni volta che ci va, ma soprattutto non deve passare ogni volta dalle dogane. Per non parlare della circolazione delle merci.

Un altro degli aspetti salienti di essere dentro l’Unione Europea è quello di avere una moneta unica, con indubbi vantaggi sia a livello pratico che economico.

Per quanto riguarda i giovani, l’Unione Europea si è sempre impegnata nell’agevolarci. Grazie ad essa, è stata perfezionata la formula di viaggio dell’Interrail, che consiste in un biglietto che può avere una durata che varia in base a quanto voglia farlo durare il viaggiatore (normalmente è a pagamento). Questo biglietto dà la possibilità di muoversi all’interno dei paesi membri con qualsiasi treno. Negli ultimi anni l’Ue ha dato la possibilità ai ragazzi di 18 anni di averlo gratuitamente attraverso un bando europeo. La rete europea Eurodesk è quella che si occupa di sensibilizzare i giovani su questo argomento. Essa ha reti territoriali in tutti gli stati europei e centri in molti comuni italiani.

Un altro progetto è l’Erasmus + che finanzia la mobilità dei giovani attraverso esperienze all’estero di breve e di lunga durata, aperte a tutti i giovani sino ai 30 anni che permettono di potersi confrontare e abbattere pregiudizi. Un altro dei tanti obiettivi di questo progetto è quello di raggiungere una certa equità dei valori e delle competenze tra i giovani di tutti gli stati membri. Questo progetto permette lo scambio di buone pratiche tra realtà diverse. Erasmus + permette anche la mobilità degli operatori giovanili e la possibilità di essere tutti uguali anche tra gli operatori giovanili.

Junker decise di istituire il Corpo Europeo di Solidarietà dove i giovani possono fare esperienze di volontariato o di tirocinio e lavoro in altri paesi dell’Unione Europea. Oltretutto decise di concedere dei finanziamenti per i progetti di solidarietà per portare i valori dell’Unione Europea nei propri territori. Esistono anche dei Progetti attraverso i quali amministrazioni e giovani fanno delle scelte a livello territoriale, attraverso i valori europei.

Grazie a tutte queste attività, noi giovani cresciamo interiormente e sviluppiamo quei valori che molti giovani di oggi non hanno, soprattutto quella consapevolezza di essere cittadini europei e non solo del nostro stato.

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