Stavolta ci avevano provato davvero. E pensare che si erano pure impegnati. Ma no, proprio non ci arrivano. Parliamo dei pubblicitari di IBM che qualche settimana fa hanno lanciato sui social l’hashtag #HackAHairDryer rivolto alle donne. “Signore, hackerate questo phon”, doveva risuonare più o meno il messaggio, il cui fine – pensate un po’ – era quello di promuovere la presenza femminile nel mondo del tech. Peccato che il proposito buono ha preso la forma di un cattivo stereotipo: ora, di tanti prodotti di tecnologia proprio il phon gli doveva venire in mente? Nemmeno fosse il core business dell’IBM! In pratica, ok alle donne ingegnere, ma al limite per progettare un asciugacapelli. Immediata e ironica la risposta su Twitter: “Magari lo facciamo fare a un uomo, che io intanto sto lavorando sulle nano tecnologie per sconfiggere il cancro”, ha replicato la biologa molecolare Upulie Divisekera. Più che di un’asciugatura ci sarebbe bisogno di un lavaggio, del cervello.
Epic fail
Greta Pieropan | 5 February 2016
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