Attualità
Covid, scuola e trasporti inconciliabili
Lo spettro di una nuova chiusura delle scuole e lo scontro sulla capienza dei mezzi pubblici
Camilla Di Gennaro | 14 ottobre 2020

L'approvazione del nuovo Dpcm del 13 ottobre 2020 è stato terreno di scontro tra i presidenti delle Regioni e il governo tanto che il via libera definitivo è arrivato nella tarda serata. 

Le richieste dei presidenti delle Regioni

Uno dei nodi cruciali ha riguardato la scuola con la richiesta da parte di molti presidenti di tornare alla didattica a distanza almeno per i ragazzi delle scuole superiori. La Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha rispedito la richiesta al mittente dichiarando che “I ragazzi sono felici di essere tornati a scuola. E ci devono rimanere. Anche per gli alunni più grandi la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità, che altrimenti i giovani andrebbero a cercare altrove”. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto è stato il fautore della proposta "Se pensassimo alla didattica a distanza per le ultime 2-3 classi, delle superiori, magari in alternanza, un giorno sì e 2 no, una settimana sì e 3 no, verrebbe tolta tanta pressione sui trasporti. Leggo che la ministra Azzolina dice ‘non se ne parla'. Ok, vedremo, se magari le cose dovessero peggiorare sperando non ci si ritrovi a chiudere le scuole".

Il nodo sui trasporti pubblici

L'ipotesi di ridurre la capienza massima sui mezzi pubblici è stata la scintilla per l'istanza dei presidenti delle Regioni così da alleggerire il sovraffollamento dei mezzi. Per ora l'asticella è rimasta all'80%. ll governo intanto, per tamponare la situazione, raccomanda lo smart working. Le associazioni di categoria scongiurano un ulteriore abbassamento al 50% per le difficoltà nella gestione dei passeggeri che in ogni caso si assembrerebbero alle fermate ma sottolineano anche i problemi legati al traffico e all'inquinamento: "Ipotizzando che l'utenza trasferisca le proprie abitudini di mobilità dal mezzo pubblico all'autovettura, si potrebbero generare da oltre 42mila a oltre 250mila spostamenti in auto in più ogni giorno solo nelle ore di punta mattutine" è l'avvertimento dell'Asstra, associazione che riunisce le società di trasporto pubblico locale. 

 

 

 

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