Cinema e Teatro
Captain Marvel e la strada verso Endgame
Carol Denvers è un’eroina che non riesce a liberarsi da tratti prettamente maschili
Gabriele Amico ed Edoardo Angelucci, 17 anni | 1 aprile 2019

Ci siamo: dopo tante meraviglie stiamo per giungere alla tanto attesa conclusione del primo ciclo di avventure del Marvel Cinematic Universe (MCU). Un ciclo durato dieci anni, che avrà il suo più grande finale con la prossima uscita di Avengers: Endgame, il 24 aprile 2019.

È proprio in questa direzione che l’MCU ci presenta Captain Marvel, un film dal carattere fortemente femminista, che rivolge un invito a non giudicare chi è diverso. Carol Denvers (Brie Larson) non è solo un’eroina, ma incarna un’idea di rifiuto nei confronti di una passiva accettazione di visioni e comportamenti. Tuttavia, benché incarni un’idea femminista, rivela un atteggiamento maschile contornato da uno spiccato machismo, da una forte arroganza, da un’evidente spacconaggine e da comici urli alla Tarzan. 

La storia segue due binari paralleli che ci aiutano a comprendere più profondamente la protagonista e il mondo in cui siamo immersi: da una parte c’è la dimensione aliena, la scoperta già nelle fasi iniziali del film dei suoi poteri, l’esistenza di una guerra tra due popoli, gli Skrull e i Kree (portatori entrambi di alcune delle sorprese più interessanti di questa trama); dall’altra il passato terrestre, per lei totalmente oscuro e presente per lo più sotto forma di incubi, che la condurrà in un viaggio alla riscoperta della sua umanità e del suo superpotere. 

I due registi, Anna Boden & Ryan Fleck, ci mostrano una trama pittoresca dove la Verse (il suo nome Kree) è infatti una soldatessa a cui viene insegnato a dominare i suoi impulsi dal suo stesso mentore, interpretato da Jude Law. Quest’ultimo riesce a mostrarle come ogni volta sia annebbiata dalle reazioni istintive. Il viaggio che affronterà sul nostro pianeta (dove precipiterà per caso in seguito a un combattimento) la condurrà alla scoperta della vera Carol Danvers, anche grazie all’aiuto di Nick Fury (Samuel L. Jackson), futuro direttore S.H.I.E.L.D., e agli affetti che si è lasciata dietro e che la aiuteranno nella sua metamorfosi definitiva in una delle più forti e potenti supereroine del mondo Marvel.

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