Cinema e Teatro
Avatar 2, successo meritato o operazione di marketing?
Trama, curiosità e analisi di un film da record
Annachiara Picca | 11 gennaio 2023

A meno di un mese dall’uscita nelle sale cinematografiche, l’ultimo film di James Cameron supera Top Gun: Maverick con più di un miliardo e mezzo di dollari di incassi (fonte ANSA), rientrando così nella classifica dei dieci film con entrate più alte nella storia del cinema.

Le tecnologie usate

Un nuovo colpo grosso per Cameron, il quale, a fronte dei 250 milioni spesi nella produzione, ne ha già fatti incassare più di 5 volte tanto; del resto, non è nuovo a queste performance come non è nuovo nell’impiego delle ultime tecnologie nella lavorazione delle sue pellicole. Così se per Titanic era stata utilizzata un’enorme piscina per le scene di mare aperto, in Avatar 2 si è largamente fatto ricorso alla tecnologia 3D ma addirittura ci si è spinti anche oltre, utilizzando delle macchine da ripresa HFR (alta frequenza di registrazione)  al fine di dare un’idea di maggior naturalezza alle immagini, grazie ai frames ripresi per secondo. In alcune distribuzioni si potrà trovare anche la versione IMAX, dove ad immagini ultra-dettagliate è stato aggiunto un audio di una qualità superiore.

Successo meritato o operazione di marketing?

Il film, della durata di 3 ore e 12 minuti, ha lasciato dietro di sé molte domande, al centro della vicenda c’è la famiglia Sully costretta a scontrarsi con il colonnello Miles Quaritch, ucciso per la prima volta da Neytiri. La trama, a differenza di Avatar 1, gira attorno al sentimento della vendetta che sembra essere giustificato dalla frase pronunciata spesso nel film: "Un padre protegge, è questo che gli dà un senso”. Nel tentativo di emulare il linguaggio dei giovani, viene utilizzata spesso, la parola “bro” e può risultare troppo stereotipato. Sicuramente il film ci porta in una dimensione diversa dalla nostra, Pandora è il mondo che desideriamo, nel quale la natura sembra essere parte integrante del satellite. La tutela per l’ambiente è uno dei temi principali, assieme a quello della famiglia. Il successo del sequel è stato promosso dalle molteplici operazioni di marketing, prima fra tutte quella con la Mercedes, la quale ha ideato una macchina dal design molto futuristico ispirata al pianeta Pandora anche se, tuttavia, non apparirà nel film. Per sottolineare il legame del sequel con la natura e nello specifico con l’ambiente acquatico, è stata ideata una proiezione con un gioco di luci sulle cascate del Niagara.

Trama NO SPOILER

Ci ritroviamo nuovamente a Pandora, dove i due protagonisti del primo episodio, l’ex marine Jake Sully e la guerriera nativa Neytiri assieme ai loro quattro figli più una adottiva nata dalla dottoressa Grace Augustine, interpretata dall’attrice Sigourney Weaver ringiovanita digitalmente, si troveranno costretti a lasciare la loro comunità nella foresta per sfuggire alla caccia organizzata dal colonnello Miles Quaritch, fatto rinascere sottoforma di ibrido dopo l’uccisione da parte di Neytiri. Troveranno rifugio presso una comunità che vive in sintonia con gli oceani. La regina è interpretata da Kate Winslet che torna a lavorare in un film di Cameron dopo Titanic. Dopo le prime difficoltà iniziali per ambientarsi al nuovo contesto, l'amore per le creature marine faciliterà i rapporti interpersonali tra le diverse etnie. Nella parte finale non mancheranno momenti commoventi ma la fine rimarrà comunque aperta a possibili nuovi episodi a completamento della saga, come già accennata dallo stesso Cameron.

Curiosità

La colonna sonora originale del film, "Nothing is Lost (You Give Me Strength)", evoca le atmosfere naturalistiche e le avventure mitiche presenti nel film; è stata scritta da The Weekend e prodotta da Swedish House Mafia assieme a Simon Franglen. Dalla proiezione sulle cascate del Niagara fino al titolo del film è facile comprendere quanto per il regista sia importante il legame con l’acqua. La sua discesa nella fossa delle Marianne abbordo del batiscafo Deepsea Challenger ha prodotto molti spunti per la creazione del sequel di Avatar, la sua missione è stata anche celebrata dalla Rolex che ha ideato un orologio commemorativo che prende il nome del sommergibile con il quale James Cameron ha compiuto la sua discesa verso gli abissi. Sicuramente, con la saga Avatar, James Cameron non ha compiuto una discesa verso l’oscurità del mare anzi, ha riportato le persone nelle sale cinematografiche dopo gli anni di pandemia, nuotando verso la luce del successo.

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