Scuola
Artemisia, una di noi
La pittrice Artemisia Gentileschi a 22 anni dipinge l’Allegoria dell’inclinazione, rivendicando il diritto di mostrarsi bella e dotata di genio. È proprio lei il simbolo del progetto appena avviato in tre scuole superiori
Redazione | 1 febbraio 2019

Sono tre le scuole di Roma e dintorni, il Liceo Artistico Ripetta, i Licei Vittoria Colonna e il Liceo scientifico e linguistico Spallanzani di Tivoli, protagoniste del progetto Artemisia una di noi, realizzato da Mandragola Editrice e dall’Associazione A Mano Disarmata, vincitore del bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità. Gli ideatori hanno scelto come artista simbolo la pittrice Artemisia Gentileschi che, per la sua storia personale e artistica, incarna l’arte come possibilità di emancipazione da degradanti stereotipi di inferiorità legati al genere.

Durante i primi incontri a  tutti gli studenti partecipanti sono stati forniti strumenti per analizzare in maniera sistematica l’attuale linguaggio utilizzato sui più comuni social media, in particolare a connotazione sessuale negativa nei confronti delle donne e sulle frequenti giustificazioni di azioni violente.

Successivamente si avvieranno tre laboratori: videogiornalismo, grafica e fumetto con la partecipazione di giornalisti, videomaker e fumettisti.

Gli studenti, al termine del percorso, produrranno tavole a fumetti e opere grafiche su donne protagoniste dell’arte che saranno pubblicate su Zai.net e realizzeranno interviste di testimoni chiave, ovvero donne che hanno utilizzato l’arte come strumento di emancipazione e di affermazione di sé. L’entusiasmo, dopo i primi incontri di dicembre e gennaio, già è palpabile: ci aspettiamo idee e spunti inaspettati come sempre accade quando gli adolescenti affrontano grandi temi, offrendo il loro punto di vista originale e innovativo.

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