Scuola
Scuola e precariato, oltre 250mila supplenti
Si riaccende lo scontro tra sindacati e Ministero sul tema delle assunzioni a tempo determinato
Redazione | 28 agosto 2025

L’inizio del nuovo anno scolastico si presenta subito critico: secondo i sindacati, saranno oltre 250 mila i contratti a tempo determinato attivati tra docenti e personale collaborativo. Un numero che il Ministero dell’Istruzione respinge come “strampalato”, denunciando che circolano dati parziali.

Le organizzazioni sindacali lanciano l’allarme: Giuseppe D’Aprile (UIL Scuola RUA) definisce la situazione una “vera emergenza sociale”, mentre Vito Castellana (Gilda) sottolinea l’aggravarsi della piaga del precariato nei posti di sostegno. Gianna Fracassi (FLC CGIL) critica il perdurare delle “scuole a reggenza”, situazione che il ministro Valditara aveva promesso di superare ma che continua a persistere senza adeguati organici aggiuntivi per la dirigenza.

Alla stessa mobilitazione del precariato si affiancano i dati del Ministero: oltre 50 mila docenti precari sono stati assunti o stanno per esserlo con contratti a tempo indeterminato. Inoltre, fra i supplenti di sostegno, si sta attuando una forma di stabilizzazione “implicita”, grazie alla possibilità per le famiglie di confermare lo stesso docente nell’anno successivo. Il segretario UIL Scuola RUA afferma che, pur valorizzando il segnale positivo delle immissioni in ruolo, le oltre 54 mila assunzioni tra posti comuni, sostegno e religione restano del tutto insufficienti di fronte all’entità del fenomeno. Per quanto riguarda i docenti, secondo i dati, sono 232 mila le supplenze: oltre 177 mila su cattedre intere e più di 53 mila su spezzoni orari. Fracassi ricorda che nell’anno precedente si era superata la soglia dei 300 mila precari, e per l’avvio del nuovo anno scolastico si prevede una cifra attorno ai 250 mila, tra docenti e collaboratori scolastici.

Il perfect match tra due visioni in contrasto — quella sindacale, che denuncia un’emergenza strutturale, e quella ministeriale, che rivendica progressi e stabilizzazioni — caratterizza l’avvio dell’anno scolastico 2025/26, confermando che il nodo del precariato rimane centrale e irrisolto.

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