Attualità
“L’Italia è un Paese vecchio”: parola ai giovani
Tra paura e realismo: cosa ne pensano i nostri coetanei?
Giorgia Diaz Armensto | 9 dicembre 2025
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Ma cosa ne pensano i giovani? Abbiamo intervistato un campione di adolescenti per conoscere la loro opinione sull'invecchiamento dell'Italia. Dalle loro testimonianze sono emersi diversi punti di vista sulla situazione, che aprono una discussione più grande su quali siano i veri fattori che determinano l'origine del problema.

Flavio, 18 anni: "Il boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta ha generato un aumento delle nascite anomalo. Ci sono più vecchi del dovuto perché sono figli di questa anomalia generazionale".

Alessandro, 15 anni: "Secondo me non è un paese di vecchi: è vero che ci sono poche nascite, ma ritengo la situazione abbastanza bilanciata".

Martina, 17 anni: "Negli ultimi anni il numero di nascite è comunque molto più basso dello standard, perché adesso le famiglie non vogliono mettere alla luce bambini che sanno di non poter educare e far crescere adeguatamente".

Matilde, 16 anni: "lo penso che al momento le priorità dei giovani, soprattutto delle donne, sono cambiate. Ora non vogliamo più mettere su famiglia il prima possibile, vogliamo anche noi trovare un lavoro o continuare a studiare, prima di diventare madri. E molte non vogliono neanche più esserlo".

Leonardo, 17 anni: "Il problema sono gli immigrati, che stanno infestando e distruggendo le nostre città. Gli italiani non fanno più figli perché questo non è più un Paese sicuro."

Maria, 14 anni: "Le aspettative di vita si sono alzate, quindi le vite si allungano. Siccome i vecchi non muoiono e le nascite sono sempre meno, il divario sta aumentando."

Chiara, 18 anni: "Sì, siamo un paese per vecchi: basta accendere la televisione per accorgersene! I format per i giovani non fanno ascolti e quindi tutti i programmi e i partecipanti si rivolgono solo agli anziani".

Federico, 15 anni: "Ovviamente non è così semplice... Se parliamo dell'età media, dipende dal quartiere e dalla città in cui ci troviamo. A livello politico però, l'Italia è molto poco sviluppata, e in confronto ad altri Paesi risulta vecchia".

Olivia, 15 anni: "lo penso che l'immigrazione possa essere una soluzione a questa problematica. Se ci sono sempre meno giovani e c'è bisogno di ricambio generazionale, perché non spingere verso l'accoglienza?".

Giulia, 13 anni: "La politica sta decadendo e ha pietrificato il paese, perciò adesso siamo veramente arretrati. In questo Paese non ci sono più stimoli per avere figli".

Nicole, 16 anni: "In Italia tutte le persone giovani se ne vanno, perché non si trovano bene e non c'è più lavoro, e quelli che rimangono sono gli anziani".

Flavia, 15 anni: "Penso che oggi molte persone non possono permettersi di fare un figlio, e lo Stato non offre servizi che si trovano invece in altri paesi europei, come per esempio il Belgio o l'Inghilterra. Li, se sei incinta, hai il diritto di stare a casa per un anno con il tuo bambino, ricevendo comunque la paga dello stipendio. Qua queste cose non ci sono".

Matteo, 17 anni: "La politica ha capito che il bacino d'utenza sono gli adulti o gli anzini e non presta il minimo interesse alle tematiche dei più giovani. Ma la GenZ sta alzando la voce in tutto il mondo e spero che presto tornerà a farsi sentire anche in Italia!!".

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