Cinema e Teatro
Wish: un caloroso ritorno alle origini della magia Disney
Per il 100° anniversario di fondazione dei Walt Disney Animation Studios ecco il 62°classico Disney che allieta le festività natalizie
Tommaso Di Pierro | 21 dicembre 2023

Benvenuti a Rosas, "dove ogni cosa che vuoi e in cui speri può diventare un sogno". Così recita la canzone iniziale del 62° classico Disney, pensato per celebrare il 100° anniversario di fondazione dei Walt Disney Animation Studios. In occasione dell'uscita del film ecco la recensione di Zai.net. Buona lettura!

Wish: trama

L'ambientazione del film è, appunto, l'isola di Rosas, un regno incantato fondato da Re Magnifico, un potente mago che custodisce i sogni di tutti gli abitanti, che, una volta che gli sono affidati, vengo dimenticati in attesa di essere esauditi, una volta al mese, durante la cerimonia del sogno. Asha, la giovane protagonista del film, desiderosa che il sogno di suo nonno Sabino si avveri, ha uno scontro con Magnifico, che decide dispoticamente quali sogni sia giusto far avverare e quali no. Una volta appresa questa verità, Asha esprime un desiderio a una stella, la quale scenderà dal cielo per aiutarla ad esaudire i sogni di chi ama.

Un omaggio all'epoca d'oro della Disney

Wish è in tutto e per tutto un vero e proprio ritorno alle origini dei primissimi film Disney, un'opera che raccoglie l'eredità di film come Biancaneve (1937), la pellicola più omaggiata e citata di tutte, Pinocchio (1940) e tanti altri Classici dell'epoca d'oro di Disney, celebrati con numerosi Easter Egg. Anche la tecnica di animazione è un ritorno alle origini, con numerosi fondali disegnati a mano o dipinti ad acquarelli, in perfetto stile con l'ambientazione cronologica del film, le cui architetture rievocano l'epoca rinascimentale.

La storia, semplice e lineare, appare classica in ogni senso possibile, tesa tanto nello svolgimento quanto nella costruzione dei personaggi a ricostruire i topos delle favole da cui i Walt Disney Studios hanno sempre attinto e preso ispirazione. Non una trama innovativa, ma classica e tradizionale per un motivo celebrativo ben preciso. Re Magnifico è indubbiamente il personaggio più affascinante del film, un'antagonista desideroso di potere e di controllo, simile a una divinità in questo, fondatore di un regno apparentemente democratico, in cui tutti sono i benvenuti e possono desiderare ciò che vogliono, ma dove lui rimane comunque l'unica autorità che conti e che detti legge, decidendo quale sia il sogno migliore da far avverare e che cosa gli altri meritino, sempre attento affinché i desideri altrui non ostacolino gli interessi del suo regno, o, più propriamente, i suoi interessi personali. Proprio sulla tematica del sogno si concentra l'intero film, come già era avvenuto in forme diverse in quasi tutte le produzioni Disney, esaltando il più possibile la concezione di coltivarlo da sé, senza il bisogno di doverlo rimettere a qualcun altro.

Ogni sogno è unico e splende in noi

Un sogno splende infatti in ognuno di noi, come dice la canzone principale, e non abbiamo motivo di affidarlo a qualcun altro, perché senza di esso siamo incompleti, privi di uno scopo, come se a mancare fosse un arto, in questo caso un pezzo della nostra anima, del nostro cuore. Non si vive senza sogni, Sandman insegna, perché sono una parte fondamentale di noi stessi, la speranza senza la quale non potremmo vivere e che ci salva dal ritrovarci a vagare nel dubbio e nell'incertezza su chi siamo e che cosa vogliamo. Un film, dunque, che insegna a ribellarsi contro coloro che ostacolano la realizzazione dei nostri sogni e che incoraggia a non privarci di essi, ma a tentare con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione di renderli concreti, possibili.

In definitiva, Wish si conferma un film Disney all'ennesima potenza, nell'obiettivo di voler esaltare (dalla trama, alla tecnica d'animazione, alle tematiche, alle musiche) la propria casa di riferimento, che per un secolo, tra alti e bassi, ha definito e reso magica l'infanzia di molti, facendo sognare e innamorare il pubblico dei suoi film, che ancora oggi possiamo sentire come una parte fondamentale di noi stessi.

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