Cinema e Teatro
Dietro le telecamere
Come ti divento filmaker
Luca Siani, Graziano Berna e Ivan Zacconi sono tre giovani professionisti che hanno messo in piedi una società di produzione video e animazione 3D. A Zai.net raccontano come una passione può trasformarsi in lavoro
Arianna Lax | 13 novembre 2013
Partiamo dal nome: perché Starvalley Studio?
Ivan: Cercavamo un nome che potesse ricordare quelli delle grandi produzioni e che fosse riconoscibile a livello internazionale: Starvalley Studio era quello che ci piaceva di più, che suonava meglio.

Come è nata l'idea creare questa società?
Luca: Nasce da una passione per il cinema che è diventata un lavoro; all'inizio eravamo solo Graziano e io – Ivan si è aggiunto più tardi – e lavoravamo per aziende che si occupavano di produzioni televisive. Abbiamo fatto la nostra esperienza sul campo e poi abbiamo preso in mano la situazione: volevamo diventare una società, creare dei prodotti nostri.

Siete stati preparati da studi teorici o avete imparato sul campo con la pratica?
Graziano: Abbiamo iniziato a fare pratica sul campo 12 anni fa come autodidatti, sia nell'ambito video che in quello di animazione, e poi ci siamo detti: “Vorremmo diventare professionisti del settore!” e ci siamo rimboccati le maniche. Le aziende con cui abbiamo collaborato ci hanno decisamente formati, quindi in sostanza la pratica ha superato la teoria.

In cosa vi siete specializzati in questi anni di lavoro?
Luca: Siamo un'azienda molto versatile, ci occupiamo dalla produzione video pubblicitari fino ad arrivare all’animazione 3D, come la character animation, quindi dare vita a personaggi di serie televisive. Noi ci occupiamo dell'intero processo: ascoltiamo l’idea del cliente, proponiamo la nostra visione creativa, la trasformiamo e la realizziamo con storyboards.

Avete avuto degli ingaggi importanti?
Graziano: Abbiamo lavorato con Sky per il montaggio di due programmi: “Mototurismo Station” e “Passione Artificiale”.
Luca: Abbiamo collaborato anche con Canon, Julius Baer, il Monzarelli Show. Inoltre, abbiamo girato il backstage del doppiaggio di una puntata di Natale dei “Simpsons”, grazie al quale abbiamo conosciuto Mike Bongiorno e Tonino Accolla.

Il momento più bello e quello più difficile del vostro lavoro?
Luca: Il momento più bello è quando presenti il prodotto finito e vedi il cliente soddisfatto del lavoro; la parte più difficile è far capire quanto sia importante oggi avere un'immagine visiva forte per le aziende, soprattutto quelle aperte da 40 anni, che hanno magari avuto successo negli anni '70 e cercano di entrare adesso nella new generation dell'attività commerciale e del marketing. È molto importante innovarsi: tagliare i budget per l'immagine è come tagliarsi le gambe, perchè il marketing ormai ruota lì adesso; i contatti arrivano più da Facebook che dagli agenti, un ragazzo è più interessato a guardare un video che a parlare con qualcuno, se vuole comprare un prodotto.

Avete dei progetti futuri che presto realizzerete?
Graziano: La produzione di una serie televisiva animata per bambini dai 4 ai 6 anni e una serie didattica sviluppata in 3D.

È difficile trasformare una passione in un lavoro proficuo in questi tempi di crisi? Perchè ne vale la pena?
Ivan: In Italia è difficile trovare il modo di iniziare. Se non hai forze proprie, devi stare con i piedi per terra e fare tanta gavetta. Nel nostro campo, poi, all'inizio è dura perché le attrezzature sono molto costose. È difficile l'inizio, ma non è impossibile continuare. Ovvio, devi nutrire una forte passione in quello che fai, perchè i sacrifici sono enormi, ma per questo motivo ne vale la pena.

Chi legge il nostro giornale è un ragazzo che magari ha un progetto professionale come il vostro: cosa gli consigliate?
Luca: Non buttatevi a capofitto, rischiate il tutto per tutto sempre, ma con un'idea in mente: non fatevi prendere dalla smania di aprire un'attività solo perchè pensate di diventare subito ricchi.
Graziano: Siate professionali, non rifiutate niente - anche se sono ingaggi o realtà meno importanti - e ricordatevi che non basta comprare una telecamera per improvvisarvi operatori video. La marcia in più arriva con l'esperienza.

In conclusione, è d'obbligo una domanda cinematografica: chi è il vostro regista preferito e che film avreste voluto dirigere voi stessi?
Luca: Steven Spielberg, perchè sono cresciuto - così come la mia passione - con i suoi film, mi piace come dirige e come mette su schermo le situazioni, guarda i dettagli. Il film? Indiana Jones.
Ivan: Se tu hai detto Spielberg, io cosa devo dire? (risata) Beh, mi piacciono molto George Lucas e Peter Jackson e mi sarebbe piaciuto dirigere Kill Bill.
Graziano: Io amo JJ Abrams e sono un grande fan di Lost; mi sarebbe piaciuto ridirigere Super 8, che è molto in stile Goonies, e la cosa mi piace!
Commenti