Da Orwell a Cecilia Sala, un viaggio tra i secoli e i Paesi, tutti accomunati dalla stessa storia.
OGNI MATTINA A JENIN di Susan Abulhawa
Descrizione: Siamo in quella terra contesa che nel 1948 ha visto la nascita dello Stato di Israele e l’inizio della vita da profughi di migliaia di Palestinesi. Il romanzo racconta la vita di quattro generazioni costrette a vivere senza patria, partendo dalla storia di Amal e della sua famiglia. Amal ci racconta la quotidianità straziante e vera che da quasi un secolo si respira in Palestina, e lo fa partendo dalla storia dei suoi nonni per arrivare alla sua generazione, a quella dei suoi fratelli entrambi vittime (seppur in modo diametralmente opposto) di un conflitto aspro e antico.
Citazione: “…portando alla luce l’inesorabile verità che i palestinesi avevano pagato il prezzo dell’Olocausto ebreo.”
Perché lo consiglio: Per scavare in profondità di un conflitto che è molto più antico di quello che pensiamo. Sotto la superficie del 7 ottobre 2023 si nascondono anni di sofferenze, soprusi, abusi e violenze. Sappiamo molto sulla storia tragica e dolorosa di Israele e dei suoi abitanti, ma molto poco su chi è caduto vittima dell’attuale genocidio. Per questo dovremmo leggerlo: perché è un baluardo della sofferenza palestinese e perché ci mostra un punto di vista molto spesso ignorato in questi anni.
LA FATTORIA DEGLI ANIMALI di George Orwell
Descrizione: Nel più famoso e distopico romanzo di Orwell gli animali di una fattoria si ribellano contro il padrone umano per creare una società finalmente libera da soprusi e violenza, una società giusta. Ma il sogno di uguaglianza si trasforma presto in una tirannia feroce, mostrando come il potere possa corrompere anche le idee più nobili. Un’allegoria potente e senza tempo sulla politica e la natura umana.
Citazione: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.”
Perché lo consiglio: Perché mai come oggi, all’epoca di un genocidio perpetrato da un popolo a sua volta vittima di genocidio, dovremmo ricordarci che gli ideali che in passato ci hanno spinto ad agire per liberarci dalla violenza non possono e non devono diventare le fondamenta di un regime di terrore e abusi. Dobbiamo leggerlo perché racchiude in poche frasi il significato intero di quello che stiamo vivendo.
I FIGLI DELL’ODIO di Cecilia Sala
Descrizione: Nel suo nuovo libro la giornalista Cecilia Sala ci guida attraverso le ferite più profonde del Medio Oriente, attraverso le storie vere delle persone che abitano in Palestina, Iran e Israele. Ci mostra le fratture generazionali e ideologiche che hanno portato al conflitto, offrendo uno sguardo potente su un presente segnato dalla radicalizzazione e dalla violenza.
Citazione: “A Hebron, un gruppo di minorenni ebree innalza uno striscione contro i matrimoni misti. A Tulkarem, i ragazzini palestinesi appendono ai fucili le foto degli amici uccisi e si preparano a combattere i soldati israeliani. A Teheran, Abbas piange il cugino impiccato dal regime e prova un misto di terrore ed eccitazione per il grande attacco dello Stato ebraico alla Repubblica islamica.”
Perché lo consiglio: Perché attraverso testimonianze e storie vere ci fornisce uno sguardo a 360 gradi sul Medio Oriente, spiegandoci con semplicità l’origine di un odio secolare che difficilmente giornali televisioni raccontano.




