Musica
Ennesima questione su “Vultures 1”: Ye e Sign citati in giudizio
Redazione | 28 febbraio 2024

La famiglia di Donna Summer non aveva autorizzato un campionamento 

A questo punto Vultures 1 sembra un album maledetto. Dopo i ritardi nella pubblicazione, l’oscuramento dalle piattaforme di streaming e le critiche, ieri la famiglia di Donna Summer (specificamente il vedovo, Bruce Sudano) ha intentato una causa per violazione del copyright contro Ye e Ty Dolla $ign. La denuncia sostiene che gli artisti abbiano utilizzato il brano di Summer “I Feel Love” nella loro canzone “Good (Don’t Die)” di Vultures 1 senza autorizzazione. La denuncia afferma che una società rappresentante i due rapper, la Alien Music, si sarebbe inizialmente rivolta ai Summer per chiedere il permesso di campionare il brano. Richiesta che sarebbe stata respinta con il “divieto assoluto” di utilizzare la canzone in qualsiasi modo. I due si sarebbero quindi rivolti alla precedente etichetta della cantante, la Universal Music Enterprises, per chiedere il permesso di campionamento, ma senza successo. Sconfitti per via ufficiale, Ye e Sign hanno fatto i gangsta rap e si sono presi ciò che volevano, campionando comunque il brano. Solo che sono stati beccati.

“Nella valutazione della richiesta degli imputati, l’Estate di Summer non ha solo considerato l’immenso valore commerciale della composizione I Feel Love, ma anche il potenziale degrado del lascito di Summer”, si legge nella denuncia. “West è noto come una figura pubblica controversa il cui comportamento ha portato numerose marche e partner commerciali a dissociarsi da lui”. Dai commenti su George Floyd agli ammiccamenti nazisti, senza parlare del rapporto con Bianca Censori, Ye ha scatenato parecchie polemiche. La famiglia di Summer non è l’unica a criticare Ye per questioni legate ai campionamenti: Ozzy Osbourne infatti era riuscito a far rimuovere il sample di “War Pigs” dalla versione finale dell’album dopo il suo utilizzo durante il Vultures listening party di Chicago.

Anche sul fronte Yeezy non c’è pace: nei giorni scorsi Ye ha condiviso vari post su Instagram accusando Adidas di continuare a vendere le sneakers in collaborazione con la sua azienda, le Yeezy Boost 350, nonostante i ricavi finiscano soltanto nelle tasche dalla multinazionale tedesca. Inoltre Adidas avrebbe citato in giudizio Ye per una causa da 250 milioni di dollari. Snoop Dogg ha mostrato vicinanza nei confronti del rapper, commentando un suo video in cui spiegava la situazione con “Speak ya truth”, fatti valere. Parole di conforto, ma che nel contesto generale sono una magra consolazione.

Commenti