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Fat Joe reagisce alla causa da 20 milioni del suo ex hypeman
Redazione | 26 giugno 2025

Fat Joe ha espresso tutto il suo risentimento sui social relativamente alle gravi accuse

Photo Credits: Mika Photography

20 milioni di dollari di risarcimento. Questo è quanto chiede un ex hypeman di Fat Joe al rapper, accusandolo di non averlo pagato per il lavoro svolto e di aver avuto rapporti sessuali con minorenni. Non solo, ma Terrance Dixon, l’hypeman, sostiene di essere stato costretto a partecipare ad alcuni degli incontri sessuali di Joe, per un totale di oltre 4 mila atti.

Dixon aveva già accusato sui social Fat Joe dei due reati; il rapper aveva reagito querelando Dixon e il suo legale, Tyrone Blackburn, ad aprile per diffamazione ed estorsione. Per questo motivo giovedì scorso 19 giugno Dixon ha presentato una contro querela chiedendo 20 milioni di risarcimento e accusando Joe di crimini ulteriori e specifici: sfruttamento lavorativo coercitivo, frode finanziaria, manipolazione sessuale, intimidazione violenta e coercizione psicologica.

Nella causa civile basata sulla legge RICO, Dixon afferma di aver lavorato per Joe dal 2005 al 2022, e di aver contribuito a brani come “Money Over B**es”, “Ice Cream” e “Congratulations”, senza essere mai stato adeguatamente compensato. Per non parlare delle migliaia di atti sessuali a cui sarebbe stato costretto a partecipare, i quali sarebbero stati registrati come materiale da ricatto.

Dixon accusa anche Joe di aver avuto rapporti sessuali con minorenni in cambio di denaro; in particolare, Joe si sarebbe intrattenuto con tre ragazze di 15 e 16 anni arrivando a finanziare una BBL per una di loro “troppo poco sviluppata”.

Dixon chiede fino a 20 milioni di dollari come risarcimento per compensi non pagati per le esibizioni, indennità di trasferta non ricevute, ricavi editoriali rubati, royalties non versate e, infine, danni fisici ed emotivi causati dai comportamenti illeciti dell’imputato.

L’avvocato di Dixon, Tyrone Blackburn, ha dichiarato a XXL in merito alla nuova causa: “Fat Joe è Sean Combs senza droghe”. Un riferimento singolare, quello a Diddy, visto che Blackburn rappresenta in tribunale anche Rodney “Lil Rod” Jones, il produttore che ha fatto scoppiare il caso Puff.

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Fat Joe invece è difeso da Joe Tacopina, legale di Trump nel processo di Stormy Daniels (salvo poi dimettersi prima della fine), A$AP Rocky, YG e Meek Mill, per dirne alcuni. Ieri, mercoledì 25 giugno, Fat Joe si è finalmente fatto sentire su Instagram, dove ha pubblicato un post di reazione alla controquerela di Dixon: “Negli ultimi mesi sono stato messo alla prova”, ha scritto, “Ho perso mio fratello maggiore, mio padre, mia madre e ora sto combattendo contro delle menzogne disgustose. Ma sappiate che non mi spezzerò e non mi tirerò mai indietro”.

“Non ho mai permesso a nessuno per strada di estorcermi denaro”, prosegue il post, “quindi perché mai dovrei lasciare che un avvocato corrotto e un codardo ex hype man mi ricattino?? Sono del Bronx! Signor Blackburn, avvocato, visto che cerchi visibilità, ti finiremo in tribunale. Il tempo in cui gli avvocati usano la licenza come distintivo per estorcere persone e distruggere famiglie senza prove è finito!! Io non sono quello giusto con cui provarci!! Stavolta hai fatto i conti con quello sbagliato!!”.

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