Musica
Diversa da chi?
Diversa da chi?
Cantante e giocatrice di basket, Cécile è un’artista con grinta da vendere. Dopo il successo sul palco dell’Ariston con “N.E.G.R.A.”, un brano contro le discriminazioni, si prepara a scaldare la nostra estate con un nuovo singolo
Ginevra Ammendola | 15 giugno 2016

Com’è stato salire sul palco dell’Ariston a soli 21 anni? Un’esperienza meravigliosa. Non pensavo neanche di potermi esibire su un palco così importante, è stata un’idea del mio produttore, che sin dall’inizio ha creduto in me.

Il pezzo N.E.G.R.A. ha lanciato un forte messaggio provocatorio. Com’è nata la canzone? E soprattutto, che significato ha per te? Il brano mira a risvegliare la coscienza delle persone e ad esprimere un concetto molto preciso: andare contro ogni tipo di discriminazione. N.E.G.R.A. nasce dalla mia esperienza personale, ma il termine è soltanto un pretesto, perché avrei potuto cantare qualsiasi insulto: brutta, grassa, nana, frocio. Insomma, tutti quei termini denigratori che indicano negativamente qualcuno come diverso. Ma, alla fine, diverso da chi?

Hai detto che il brano prende spunto dalla tua vita: hai quindi subìto discriminazioni? Sì, mi è capitato spesso: continue battute sul colore della mia pelle hanno segnato la mia infanzia e la mia adolescenza. Fortunatamente sono cresciuta in un ambiente sano, grazie ai miei due punti di riferimento, mia madre e mia nonna.

Come definiresti il tuo stile? Io sono molto eclettica. Da piccola ho imparato a suonare il pianoforte e il violino elettrico. Adoro sperimentare e contaminare generi di musica differenti per creare il mio stile. Non mi ispiro a nessun artista in particolare, però ascolto molto Skrillex, Nina Zilli, Lady Gaga e tanti altri.

Hai rifiutato il conservatorio. Si può dire che il tuo motto sia “più istinto, meno regole”? Esattamente. Ho rifiutato il conservatorio quando frequentavo la terza media: in quel periodo, dedicavo molto tempo alla pallacanestro ed ero determinata a continuare la carriera sportiva. Perciò, decisi di studiare musica autonomamente, in modo da mantenere entrambi gli impegni. Alla fine, però, ho scelto la musica. 

Possiamo definire Sanremo “una tradizione della musica italiana”. Parteciperesti, invece, ad un talent?  Non ho mai pensato seriamente a questa opzione, però non la escluderei.

I tuoi progetti futuri? Tra poco uscirà il terzo singolo, ispirato alle mie origini africane e a luglio dovremmo partire con il tour. Inoltre, ho realizzato il video di N.E.G.R.A sia in inglese che in francese per approdare anche all’estero.

 
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