Scienza
ChatGPT, la tecnologia sostituirà l'uomo
Cos'è e come funziona il Generative Pretrained Transformer
Giulia Rizzitiello | 16 gennaio 2023

ChatGPT, ovvero Generative Pretrained Transformer, è uno strumento di rielaborazione del linguaggio in grado di fornire risposte e mantenere una conversazione tramite chat proprio come fanno gli esseri umani.

Come funziona

È stata progettata per essere alla portata di tutti: chiunque può utilizzarla per gli scopi più disparati, ma per evitare che fornisca informazioni dettagliate sulla realizzazione, per esempio, di un ordigno esplosivo, i suoi sviluppatori hanno fatto in modo che risultasse utile al pubblico esclusivamente per risolvere i normalissimi problemi della quotidianità. Ma per quanto impenetrabile, può capitare che venga ingannato, nonostante sia molto difficile penetrare in un sistema tanto intricato. Le intelligenze artificiali stanno mano a mano diventando sempre più essenziali ma possono comportare anche dei rischi come la cybercriminalità che si serve proprio delle AI, ChatGPT nello specifico, per scopi malevoli. Come riporta il Sole24Ore, le intelligenze artificiali sono ottime per i criminali che operano online e l’invenzione di ChatGPT è stata una vera e propria rivoluzione per loro in quanto si tratta di un sistema ottimale per creare codici malware in grado di rubare informazioni online alle vittime, scambiarsi dati di conti bancari o ancora, di carte di credito rubate.

Sostituirà l'uomo?

Siamo quindi di fronte ad un prototipo di intelligenza artificiale in grado di destreggiarsi nei modi più disparati, dallo scrivere poesie per la mamma, allo svolgere i compiti di uno studente, fino ad essere utilizzata per la creazione di virus alquanto spiacevoli e poco legali. Di fronte ad uno sviluppo tecnologico così profondamente marcato si può arrivare a pensare che saranno loro, macchine, robot e AI, a sostituire l’uomo prima nel mondo del lavoro e poi chissà, anche nella vita stessa, ma per quanto estremamente utili ed affascinanti, il loro sviluppo segue di pari passo quello dell’uomo, che per quanto possa risultare più lento di una macchina, è difficile che passi in secondo piano, perciò non vale la pena preoccuparsi.

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