Scuola
Scuola: approvato il ddl che aumenta le pene per chi aggredisce un insegnante
Le parole del deputato Sasso: "Toccare un insegnante equivale a toccare lo Stato"
Tommaso Di Pierro | 12 ottobre 2023

Con 150 voti favorevoli, 107 astenuti e nessun contrario, la Camera ha ratificato la proposta di legge che inasprisce le pene per i genitori che aggrediscono un insegnante a scuola, così come per gli alunni dai 14 anni in su, anche se minorenni. Atteso il passaggio al Senato, dove la proposta di legge potrebbe essere ulteriormente modificata prima di diventare legge effettiva.

"Toccare un insegnante equivale a toccare lo Stato"

Come riportato da Orizzonte Scuola, Rossano Sasso, deputato leghista ed ex sottosegretario all’Istruzione, ha firmato il ddl commentando: "Con l’approvazione della nostra Pdl per garantire la sicurezza del personale scolastico, si restituisce autorevolezza ai docenti. Non smetteremo mai di ripeterlo: toccare un insegnante equivale a toccare lo Stato. L’aumento dei casi di violenza contro il personale scolastico, spesso da parte di quegli stessi genitori che dovrebbero educare, richiedeva una riposta decisa. Per questo abbiamo voluto inasprire le pene per chi commette violenza fisica e psicologica nei confronti degli operatori scolastici. È incredibile come le sinistre e il M5S abbiano deciso di astenersi su una legge che intende restituire autorevolezza agli insegnanti. La Lega crede che sia importante, soprattutto per i nostri ragazzi, ripristinare il rispetto e la gratitudine dovuti a chi li istruisce verso il futuro".

La proposta di legge 

Nella presentazione della legge si parla di "aggressioni oscene delle quali gli insegnanti sono sempre più spesso vittime, da parte dei loro alunni, e, spesso delle famiglie, che ne sostengono, a volte in modo arrogante, le ragioni". Il ddl va dunque a modificare le pene massime, tutt'ora vigenti, per aggressioni e offese a pubblico ufficiale - insegnanti, dirigenti scolastici e personale Ata - rispettivamente di cinque e tre anni. La pena massima arriverebbe quindi ad aumentare di sette anni e mezzo per un'aggressione e di quattro anni e mezzo in caso di oltraggio. Inoltre, qualora la proposta di legge dovesse essere approvata, sarà istituita la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, una giornata, come si legge nel testo del disengo di legge,  "volta a sensibilizzare la popolazione, promuovendo una cultura che condanni ogni forma di violenza contro il personale scolastico" e che si celebrerebbe il 15 dicembre di ogni anno. Sarà inoltre  creato un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, composto da rappresentanti dei ministeri dell’Interno, della Giustizia e del Lavoro, nonché da rappresentanti delle Regioni, sindacati e organizzazioni di studenti e genitori. Questo osservatorio avrà il compito di analizzare segnalazioni di casi di violenza, proporre iniziative e linee guida e stilare annualmente una relazione sull’andamento del fenomeno.

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