Serie TV
K-drama, le 3 serie tv coreane Netflix da non perdere
Kingdom, Navillera e It's ok to not be ok
Roberta Schifaudo | 24 May 2021

Se siete abbonati a Netflix vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in delle serie tv asiatiche. Il pubblico occidentale sembra apprezzare con interesse ed entusiasmo questo tipo di serie, soprattutto negli ultimi anni. Netflix fornisce al pubblico un enorme catalogo di scelta, soprattutto per quanto riguarda i k-drama. Ma di cosa si tratta? Essenzialmente i k-drama sono delle serie tv coreane. Questo termine viene utilizzato in due accezioni: uno per indicare il luogo di provenienza, l’altro per identificare le miniserie. Questa categoria include solitamente drama costituiti da una sola stagione e un numero variabile di episodi che vanno dai 12 ai 20, con una durata di circa 30 minuti o 1 ora. La principale suddivisione si può fare tra i drama storici (sageuk), ambientati solitamente durante i secoli delle dinastie pre-moderne, e quelli moderni.  Ecco 3 drama coreani da non perdere!

KINGDOM

Ambientata nella Corea imperiale durante la dinastia Joseon, la serie vede come protagonista Lee Chang, principe ereditario in fuga dalle cospirazioni da parte del clan Hak-jo. Il sovrano, gravemente ammalato, viene tenuto in vita dal ministro Jo Hak-joo e dalla regina Cho, che impediscono di avvicinarsi al re. Nemmeno al principe ereditario è permesso di vedere il padre, motivo per il quale decide di scoprire la verità sulla sua sorte. Intanto, viene diffusa la voce che il monarca sia morto, tutto ciò seguito da strani avvenimenti. Il principe decide pertanto di partire con la sua fedele guardia verso Jiyulheon, dove sembra nascondersi il medico reale, l’unica persona che conosce l’intera verità. Arrivati a destinazione, i due incontrano l’infermiera Seo-bi, venendo così a conoscenza dell’esplosione di una terrificante pandemia, i cui gli infetti tornano in vita come zombie durante la notte. Poiché l’epidemia sembra essere collegata in qualche modo agli intrighi di potere, il principe intraprenderà un lungo viaggio lungo il territorio coreano per scoprire la verità, rivelare i piani del clan Hak-joo e riconquistare il trono che gli spetta.

NAVILLERA

Sim Deok-Chool ha sognato a lungo di diventare un ballerino classico. A causa degli sviluppi della usa vita, ha dovuto accantonare il suo sogno di diventare un ballerino e ha svolto un lavoro normale per sostenere la sua famiglia. Ora, all’età di 70 anni, prende la decisione di inseguire di nuovo il suo sogno. La sua famiglia, inclusa sua moglie e i suoi figli adulti, non sono contenti della sua decisione, ma non esita a inseguire il sogno che lo ha accompagnato per tutta la vita e si unisce a una compagnia di balletto, dove incontra Lee Chae-Rok, un giovane 23enne. Il ragazzo, dopo aver casualmente visto uno spettacolo, si innamorò del balletto. Sua madre stessa era una ballerina ma morì quando Chae-Rok era piccolo e in seguito il padre andò in bancarotta. Quando stava per rinunciare al suo sogno a causa di problemi economici, Sim Deok- Chool apparve nella sua vita...

IT’S OKAY TO NOT BE OKAY

Moon Gang-tae lavora in un istituto psichiatrico come infermiere, agendo con i suoi numerosi pazienti in maniera profondamente empatica; il giovane ha un carattere calmo ed è benvoluto dal fratello maggiore Moon Sang-tae e dalla collega Nam Ju-ri (innamorata perdutamente di lui ma non corrisposta). Il giovane si imbatte casualmente in  Ko Moon-young, popolare autrice di libri per bambini, che tuttavia soffre di un disturbo antisociale di personalità; l'unico a conoscenza della malattia è Lee Sang-in, amministratore delegato della casa editrice per cui Moon-young scrive.  Inizialmente la ragazza si comporta con Gang-tae in maniera estremamente gelida e arrogante, tuttavia il loro incontro finisce per avere sviluppi positivi per entrambi, portandoli a vedere la vita in maniera diversa ed a sostenersi a vicen

Commenti
SEGUICI CON
pagina Facebook pagina Twitter profilo Instagram