L'origine del trash
Virginia Lupi | 5 febbraio 2016

Forse pensavano che utilizzando un riferimento culturale non sarebbero stati accusabili. E invece hanno fatto peggio. Parliamo degli ideatori della campagna pubblicitaria della Confesercenti Friuli Venezia Giulia. Questi maestri della comunicazione hanno scomodato addirittura Gustave Courbet, pittore francese famoso in tutto il pianeta per il suo quadro “L’origine del mondo”, che raffigura con estremo realismo l’organo genitale femminile. Nella pubblicità in questione campeggia il capolavoro del pittore, imbrattato da una ragnatela – sì avete letto bene – proprio lì. Lo slogan? “Torniamo alle origini, alla felicità di fare impresa (...) Togliamo la ragnatela”. A parte la provocazione, la lettura non è lineare: la ragnatela simboleggia qualcosa di vecchio, polveroso, eppure il messaggio è di tornare alle origini, non di costruire qualcosa di nuovo. Forse intendevano che svecchiare le imprese è necessario come una depilazione pubica? Quel che è certo è che il senso del quadro è stato stravolto e l’offesa alle donne c’è tutta.

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