Attualità
La Radio ai tempi del Coronavirus
Come ha reagito il primo mezzo di comunicazione per gli italiani all'emergenza sanitaria
Pietro Campi | 1 marzo 2021
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La radio prima dello scoppio della pandemia era un piacevole passatempo specialmente per chi trascorreva gran parte della propria giornata  all’interno di un veicolo come mezzo di informazione o d'interazione con gli ascoltatori. E ora? Com'è cambiato il suo uso da quando restiamo a casa per lavorare e ci spostiamo meno frequentemente?

Chi sono gli ascoltatori oggi?

Il numero delle persone che lavora fuori casa si è ridotto sensibilmente; basti pensare che oggi solamente 1 persona su 4 si muove ancora per lavoro. La minore mobilità ha sicuramente avuto un impatto, seppur contenuto, sugli ascoltatori della radio, la quale ha perso circa il 20% degli ascoltatori giornalieri. Gli studi effettuati dal Tavolo Editori Radio hanno evidenziato, però, come la radio abbia saputo compensare a questa ridotta mobilità tramite la crescita dell’ascolto casalingo. Come direbbero gli inglesi si è passati da un monopolio del drive-time ad una crescita del sofa-time.

Le modalità di ascolto sono le stesse?

È stato dimostrato che l’ascolto casalingo oltre all’utilizzo di più device di ogni genere comporta maggiore attenzione ed interazione accompagnando diversi tipi di attività. La maggiore interazione è stata confermata dagli studi che dimostrano come più di un ¼ degli ascoltatori abituali abbiano dichiarato di interagire con emittenti e programmi. La radio, nata come fonte di compagnia e svago, si è dimostrata anche un mezzo credibile di informazione, specialmente quella d’emergenza legate alla situazione Covid.

Per concludere...

Possiamo dire che la radio si è dimostrata particolarmente attrezzata per rispondere a quest’ emergenza improvvisa ed ha dato prova di esserci e di unire anche le collettività. Nella prima fase dell’emergenza tutte le radio italiane hanno dato vita all’iniziativa “La radio per l’Italia”, che prevedeva allo stesso orario la sequenza unificata di 4 brani: Inno di Mameli, Azzurro di Celentano, La Canzone del Sole di Battisti e Nel Blu Dipinto di Blu di Modugno.  Quest’iniziativa ha portato unità e la maggior parte degli italiani ha sostenuto di esserci avvicinato di più alla radio.

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