Attualità
La bufala della mascherina antiviolenza
Nessuna frase in codice, l'iniziativa della Federazione Farmacista e dei centri antiviolenza è limitata all'invitare le vittime di abusi a contattare il 1522
Sharon Cozza | 31 maggio 2021

La voce della "mascherina 1522" è stata diffusa durante la pandemia, in risposta all'aumento della violenza domestica. Una vera e propria frase in codice, l’iniziativa sarebbe nata da un accordo tra i centri antiviolenza e la Federazione Farmacisti: chiunque pronunciasse tale formula al venditore avrebbe ricevuto informazioni e aiuto.

La smentita

Ma effettivamente la mascherina 1522 è stata solo una bufala diffusa sui social. L’iniziativa dell'Ordine dei Farmarcisti e del Dipartimento per le Pari Opportunità si limita esclusivamente all'indirizzare le donne vittime di violenza e stalking al 1522, con la fine di arrivare all’uscita da una situazione critica in ambito domestico. Le operatrici del 1522 possono a loro volta indirizzare le donne ai centri antiviolenza.

Farmacisti inconsapevoli

Un esperimento sociale ha proprio dimostrato come gran parte dei farmacisti non sapesse neanche cosa fosse una mascherina 1522. Un'attrice è stata mandata in varie farmacie assieme a un interprete di compagno violento, esponendo la richiesta di una mascherina 1522. Alcuni farmacisti hanno capito subito di cosa si trattasse e hanno chiamato immediatamente la polizia o un centro antiviolenza, anche se non erano tenuti a farlo; altri hanno totalmente ignorato la cosa non essendo al corrente.

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