Musica
Eurovision 2018: Israele prima, Italia quinta
"Toy" di Netta porta l'Eurovision 2019 a Israele
Chiara Colasanti | 13 maggio 2018

La finale dell'Eurovision di quest'anno ha incoronato vincitrice Netta, la partecipante israeliana, con la sua canzone "Toy": è la quarta volta nella storia dell'Eurovision Song Contest che Israele vince il titolo. 

Le votazioni delle giurie avevano relegato la canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro verso la fine della classifica, ma il televoto ci ha permesso di piazzarci quinti in classifica. Un quinto posto che, a dirla tutta, vale anche di più: dopo gli ultimi giorni in cui i pronostici ci davano tra i primi 10, ritrovarci così in fondo alla classifica ci stava facendo rimanere davvero delusi. 

Secondo posto per Cipro, super favorita negli ultimi giorni e super amata, sia dalla stampa che dal pubblico; l'Austria, dopo aver dominato la classifica durante la votazione delle giurie, si è piazzata terza, seguita dalla Germania, a soli due punti di distanza.
Ultimo posto per il Portogallo, penultimo posto per la Finlandia e terzultimo per l'Inghilterra: è stato divertentissimo leggere i tweet di reazione da parte dei fan inglesi che hanno dato la colpa alla Brexit per il pessimo piazzamento in classifica.  

Lisbona è stata letteralmente invasa dai sostenitori della Spagna che non hanno decisamente preso bene il quartultimo posto in classifica, ma sin dall'inizio anche gli stessi giornalisti spagnoli avevano sottolineato quanto "Tu canción" non fosse la canzone adatta per partecipare a questo contest. 

Durante l'esibizione del Regno Unito è stato possibile vedere quanto la macchina dell'Eurovision sia oliata a dovere e funzioni alla perfezione, nonostante gli imprevisti: quando sul palco è salito un contestatore che è riuscito a strappare di mano all'artista inglese il microfono, non solo è stato subito portato via di peso dal palco, ma la regia si è concentrata sul pubblico, facendo sì che in pochi si accorgessero di quello che era effettivamente successo. 

Nella Praça do Comércio grande festa per tutti i fan e gli appassionati che hanno seguito la finale in piazza: spettacolo pirotecnico emozionante e un vero e proprio "party eurovisivo", mentre in sala stampa le reazioni sono state abbastanza pacate, anche se decisamente sentite.

La vittoria di Israele in questo preciso momento storico non è un avvenimento da sottovalutare dal punto di vista politico-culturale: Lisbona è stata tappezzata di manifesti in cui si invitava a boicottare la canzone di Israele per evitare che vincesse, e invece... sia le giurie nazionali che il televoto hanno premiato la canzone che era stata presa di mira anche dal vincitore dell'Eurovision dello scorso anno, Salvador Sobral, che l'aveva definita "orribile".

Insomma, appuntamento al prossimo anno, per un'altra edizione dell'Eurovision Song Contest che farà decisamente discutere a lungo, sicuramente un po' più a lungo di tutte le precedenti. 

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