Musica
La nuova vita del rap italiano passa attraverso Sgribaz e la Nuova Sardegna
Redazione | 30 aprile 2021

Articolo di Simone Vassena

30.04.2020

Il rap in Italia si sta evolvendo. E’ in atto un ricambio generazionale vero e proprio con una mole spaventosa di ragazzi talentuosi che sempre più si appassionano al rap e rischiano di mettere un sacco di centimetri (quando non km) dalle vecchie generazioni di rapper.



Il fenomeno della musica Rap in Italia ha dimostrato più volte di essere al di sopra delle mode e spesso – anzi – le anticipa, sopratutto grazie agli emergenti. E spesso più questi ”emergenti” (termine non appropriato, a noi piace chiamarli ”Underrated”) sono di ”provincia” e defilati dall’epicentro mediatico e più sono interessanti! E’ il caso della nuova scuola Sarda e di Sgribaz.

Possiamo affermare senza mezzi termini che la nuova scuola sarda è un’ondata di freschezza e spensieratezza nel mercato del rap odierno. D’altronde, come diceva Salmo in “The island” orami qualche anno fa, “dall’isola più figa del mondo…” non può che nascere la musica più figa del mondo.



Sull’onda dell’hype costruito da ”Mario II” il disco di Low-Red, uno dei ragazzi più sotto ai riflettori del movimento ”Nuova Sardegna”, vogliamo accendere una luce anche su Sgribaz e sul suo ultimo progetto: “00 adolescenza (mixtape)” disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 24/03/2021.

L’album è un ciclone di sentimenti travolgenti, un insieme di generi differenti. Ogni brano è un mondo a parte, rendendo “00 adolescenza” un mixtape da ascoltare e apprezzare in ogni sua sfumatura, dall’intro  (“stessi amici”) fino all’ultima traccia “HOMIE”.
L’idea del progetto musicale nasce addirittura nel lontano 2016, e questo fa capire l’anima e la cura che hanno dedicato i suoi autori alla costruzione di un progetto più che valido.

 

L’album fu anticipato da 3 estratti: “un’altra lingua” e “passepartout” ma soprattutto da un freestyle, che diede proprio il nome all’album, nel quale Sgribaz racconta i suoi vissuti e i suoi sentimenti. E’ forse il brano più profondo dell’album e per questo è diventata la title track, perchè è così iconico nei sentimenti, positivi o negativi che siano, da essere più che una traccia un vero e proprio ”manifesto” della poetica di Sgribaz.

Probabilmente Sgribaz con il suo mixtape di esordio ha fatto centro oltre che per la sua originalità musicale, grazie soprattutto alla sua trasparenza. Perché l’artista di Cagliari ha raccontato una storia, la sua storia. Senza inventare, senza stupide spettacolarizzazioni. Ha messo in rima la sua storia e visti i numeri che sta macinando deve aver fatto breccia nel cuore del pubblico. Sgribaz, un po’ come il dio dell’amore Cupido, colpisce con le sue frecce facendo sempre centro e se lo ascolti ti innamori. Aspettatevi grandi cose dalla Nuova Sardegna!

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