Baby Gang ha ricevuto il foglio di via dal questore di Catania per aver chiamato Niko Pandetta
Niko Pandetta non è l’unico che ha dovuto pagare le conseguenze della videochiamata del 1 maggio. Anche Baby Gang, autore della telefonata dal palco del One Day Music Festival di Catania, è stato colpito dagli effetti legali della bravata: casa perquisita, smartphone sequestrato ed esclusione dal capoluogo siciliano per 4 anni.
La scorsa domenica le forze dell’ordine di Lecco, in collaborazione con la questura di Catania, hanno eseguito un decreto di perquisizione e sequestro rivolto a Baby Gang, ottenendo lo smartphone probabilmente utilizzato per la videochiamata con Pandetta. In quella stessa occasione è stato notificato al trapper il foglio di via obbligatorio emesso dalla questura di Catania. Questa misura impedisce a baby Gang di “poter dimorare nel capoluogo etneo per quattro anni”.
Il One Day Music Festival ha preso le distanze con decisione dall’accaduto, dichiarando in una nota ufficiale che “Pur sostenendo la libertà di espressione come principio fondamentale, ci dissociamo da comportamenti che violano la legge o mettono in discussione il rispetto delle regole comuni” quale, appunto, la videochiamata di Baby Gang. “Il One Day Music Festival”, prosegue il documento, “si dissocia da qualsiasi comportamento che violi le leggi o i regolamenti vigenti e ribadisce la propria fiducia nel lavoro degli inquirenti”.
La vicenda, contestualmente, ha immediatamente attirato l’attenzione della Procura di Catania, che ha iscritto entrambi gli artisti nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è quella di
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Attualmente sia Baby Gang che Niko Pandetta sono indagati dalla Procura di Catania e hanno subito il sequestro del telefono cellulare -che Pandetta non avrebbe nemmeno dovuto possedere. Per questo nel suo caso l’ipotesi di reato è l’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, con l’aggravante mafiosa, visto che lo zio di Niko è un noto boss rinchiuso al 41 bis.