Scienza
Come Star Trek ha influenzato le tecnologie di oggi
Nel 1966 le porte scorrevoli, i telefoni cellulari, i pc e gli schermi al plasma erano un sogno... eppure erano già presenti nell'universo Star Trek
Roberta Schifaudo | 24 febbraio 2022

8 settembre 1966: la storia ha inizio. “Star Trek: la serie originale” veniva trasmessa per la prima volta nei televisori americani, accendendo l'immaginazione di milioni di persone. Il successo della serie è dovuto alla genialità degli autori che, ambientandola nel XXII secolo, hanno spinto al massimo la fantasia e attraverso motori a curvatura e trasportatori per l’esplorazione interstellare, androidi e negoziazioni aliene; con l'epica saga di fantascienza hanno finito per ispirare un'intera generazione di giovani scienziati e inventori che, per concettualizzare l’ immaginato, hanno poi, in molti casi, creato ed esplorato diverse possibilità tecnologiche, talvolta avanzatissime. Nel 1966 le porte scorrevoli, i telefoni cellulari e gli schermi al plasma erano un sogno, eppure erano già presenti nell'universo Star Trek. Senza dimenticare i personal computer – all’epoca lentissimi e grandi quanto una stanza – o il Gps, che non è nient’altro se non il localizzatore che nel mondo fiction veniva utilizzato per il teletrasporto. Lasciamoci prendere per mano dal Capitano Kirk e dal suo ufficiale scientifico Mr. Spock, il vulcaniano dalle orecchie a punta, e facciamo un breve viaggio con l’Enterprise, la prima nave stellare della Federazione Unità dei Pianeti, attraverso alcune di quelle innovazioni scientifiche che adesso sono divenute realtà, o in un futuro prossimo forse lo diventeranno.

Il teletrasporto e il motore a curvatura

Iniziamo parlando forse dell’invenzione più affascinante, ovvero il teletrasporto. Esso forniva non solo una comoda e veloce alternativa all’atterraggio ma anche un ottimo mezzo per compiere salvataggi e riparazioni o per raggiungere luoghi inaccessibili. Alcuni scienziati cinesi sono stati in grado nel 2012 di trasportare informazioni di fotoni attraverso quasi 100 km ma per quanto riguarda materiali, attrezzature o persone al momento non resta che fantasticare. 

L’Enterprise poteva percorrere migliaia di chilometri in un secondo riuscendo a piegare lo spazio e il tempo a proprio piacimento. Gli sceneggiatori lo hanno fatto distorcendo il continuum spazio-temporale concepito da Einstein alla fine degli anni '40, essenzialmente "deformando" lo spazio attorno a un'astronave per consentirle di viaggiare più veloce della velocità della luce, immaginando un'età d'oro della futura esplorazione e colonizzazione dello spazio. La Nasa starebbe lavorando ad un dispositivo simile a questo "motore a curvatura", che potrebbe raggiungere una velocità pari a due terzi di quella della luce (circa 725 milioni di chilometri all’ora). In questo modo si ridurrebbero i problemi dovuti ai viaggi spaziali e anche Marte sarebbe più facilmente raggiungibile.

I replicatori e il rilevatore di malattie

In Star Trek un cibo o un attrezzo inanimato potevano essere ottenuti attraverso il computer. La tecnologia dei replicatori si basava sul principio fondamentale che tutte le forme di materia sono costituite dagli stessi elementi costitutivi: protoni, neutroni ed elettroni.  Il replicatore convertiva l’energia in materia, un’innovazione futuristica. Oggi non esiste ancora una simile tecnologia, ma alcune analogie con esso possono essere trovate nelle stampanti 3D.

Il tricorder era un computer avanzatissimo dotato di mille sensori che avevano applicazioni in diversi ambiti: quello più futuristico rientrava nel campo della medicina e poteva scoprire quale delle migliaia di malattie interstellari poteva aver colpito un membro dell’equipaggio. A breve potrebbe esistere anche nella realtà. A Newcastle una ricerca ha messo a punto un dispositivo in grado di analizzare il Dna e di poter capire l’origine di un’infezione o di una malattia nel giro di 15 minuti, con la stessa efficacia di un test in laboratorio.

I comunicatori

Il sogno della serie di una comunicazione wireless istantanea ha estasiato gli spettatori originali dello spettacolo, che all'epoca erano ancora abituati a parlare tra loro tramite operatori telefonici e fili di rame. Il comunicatore era una delle tecnologie più straordinarie della serie originale di Star Trek. In effetti, Marty Cooper di Motorola, considerato il padre dei moderni telefoni cellulari, ha ammesso apertamente che la serie di fantascienza ha ispirato il suo design per il primo auricolare commerciale dell'azienda. L’uso della carta era sorpassato e le informazioni erano registrate digitalmente, un po’ come accade oggi: gli "appunti elettronici" della serie originale assomigliano molto e non casualmente ai nostri iPhone e iPad. Un breve cenno va fatto anche alle videochiamate: in Star Trek era possibile comunicare a distanze notevolissime anche quando l’interlocutore si trovava su un’altra astronave o su un pianeta. Questo tipo di tecnologia oggi è attualissimo, basti pensare a Skype.

Star Trek ha prefigurato ed anticipato anche molte altre idee innovative nella tecnologia delle comunicazioni, tra cui Bluetooth (che ricorda l'auricolare del tenente Uhura), applicazioni di localizzazione e transponder come GPS e i nostri esperimenti moderni sui dispositivi di traduzione universale. Attraverso il comunicatore era stato messo a punto il traduttore universale. Le aspirazioni più alte che aveva ispirato i creatori di Star Trek erano quelle della fratellanza e della pace universale, che oggi in un mondo sempre più diviso da conflitti ed interessi, sembrano delle utopie. Con qualunque razza che incontravano nei loro viaggi gli esploratori dell’Enterprise potevano entrare in contatto e parlare agevolmente, scambiare scoperte scientifiche e tecnologie. Perché la loro missione era quella “di esplorare strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima…”

 

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