Scuola
Scuola, Valditara conferma l'obbligo di volontariato per gli studenti sospesi
In convalida la riforma delle sospensioni e della condotta
Tommaso Di Pierro | 5 settembre 2023

L'anno scolastico 2023/2024 riprende il via con importanti novità. Come annunciato a giugno, la riforma sulle sospensioni e sul voto in condotta sta per diventare realtà. D'ora in poi, infatti, chi verrà sospeso resterà a scuola con l'obbligo di svolgere mansioni di volontariato. "Sto per presentare un disegno di legge, saremo operativi appena il Parlamento lo approverà. Si rivoluziona l'istituto della sospensione, che si attuerà stando a scuola. Oltre i due giorni lo studente dovrà partecipare ad attività di 'cittadinanza solidale"', dichiara il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara, intervistato dal Corriere della sera.

"Saranno gli uffici scolastici regionali - spiega il ministro - a fare convenzioni con i soggetti preposti, dalla Caritas alle case di riposo, dove gli studenti potranno prestare la loro opera di volontariato. Le scuole poi sceglieranno dove far svolgere queste attività. L'obiettivo è far capire al giovane il valore di far parte di una comunità, il rispetto verso gli altri e la solidarietà che questa appartenenza comporta, così l'errore diventa occasione di maturazione e crescita".

Nuove regole per il voto in condotta

Le novità non si fermano e riguardano anche il voto in condotta: "farà media anche nelle scuole secondarie di primo grado e conterà per i crediti della maturità. Chi avrà sei in condotta sarà rimandato in condotta e dovrà preparare un elaborato sui temi della cittadinanza solidale", spiega il ministro. La priorità è quella di fermare i casi di aggressione e le violenze. "Abbiamo disposto un monitoraggio. Da settembre 2022 a maggio 2023 gli episodi di violenza sono stati 5 al mese, in quasi la metà dei casi erano coinvolti i genitori".

La riforma degli istituti tecnici

Valditara anticipa anche che per la riforma degli istituti tecnici presenterà il testo in Consiglio dei ministri dopo un incontro con le Regioni e le parti sociali. "Partiremo con una sperimentazione che potrà coinvolgere fino al 30% degli istituti e consiste in un percorso di quattro anni al quale si legano i due anni di Its, istituti tecnici superiori".

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