Sport
Star
Alla scoperta di Nole Djokovic
Aneddoti, curiosità, trofei del nuovo numero uno del tennis mondiale
Federico Ippolito | 17 febbraio 2020

Con la vittoria degli Australian Open di quest’anno, Novak Djokovic si è confermato come uno dei giocatori di tennis, se non il giocatore, più in forma e più vincente al momento. Il settimo Australian Open per lui, da aggiungere al già ricchissimo e strabiliante palmares composto di 1 Roland Garros, 5 Wimbledon e 3 US Open. In tutto 17 Slam per il campione serbo che, insieme a Roger Federer e Rafael Nadal, può ambire sempre di più a diventare il più trionfante giocatore di tennis nella storia.

Il Serbo nasce a Belgrado, il 22 maggio del 1987. Nole, come viene soprannominato in famiglia, inizia a giocare a tennis all’età di quattro anni e viene allenato dalla leggenda del tennis iugoslavo Jelena Gencic, che quattro anni più tardi lo definirà come “il più grande talento che abbia mai allenato dai tempi di Monica Seles”. Il carattere agonistico e la passione vengono, però, ad onor del vero, passati a Djokovic dai suoi i genitori Srdjan e Dijana. Il padre infatti era uno sciatore professionista. All’età di dodici anni Novak venne iscritto all’accademia di Nikola Pilic a Monaco. Lì affina il suo talento, perfezionando la tecnica. Già a 14 anni fa faville quando diviene campione d’Europa in singolo, doppio e a squadre. Nel 2003 da prova di sé nel circuito juniores e nel 2004 esordisce tra i professionisti. È l’inizio di un percorso costellato di successi che lo porterà a divenire uno dei più forti giocatori della storia del tennis.

Con il suo potente rovescio, il suo formidabile dritto, la sua instancabile resistenza, la sua elasticità, ma soprattutto con la sua tenuta mentale, Djokovic sgominerà i suoi avversari ne principali Slam e tornei. Nel 2006 il suo primo Masters 1000, quello di Miami. Nel 2008 il primo dei tanti Slam in carriera, proprio l’Australian Open, tanto caro a Djokovic. Dopo un periodo altalenante arriva nel 2010 la Coppa Davis e poi l’anno dei record, il 2011, dove prima si aggiudica l’Australian Open, poi Miami, Madrid e Roma. La striscia di 43 partite vinte consecutivamente viene interrotta da Federer al Roland Garros, ma si riprende vincendo Wimbledon e gli US Open. Questi sono solo una piccola parte dei numerosissimi tornei vinti dal serbo nella sua carriera, ma che bastano a dimostrare l’incredibile forza di quest’uomo che da Belgrado ha raggiunto gli i lucenti tetti d’Europa.

Commenti