Dispersione scolastica, il PNRR può colmare il divario territoriale?
I dati e le proposte per limitare il fenomeno
Redazione | 20 aprile 2023

La dispersione scolastica è uno dei parametri più allarmanti per quanto riguarda il divario territoriale tra Nord e Sud nel nostro paese. I dati Svimez fotografano un’Italia divisa in due: al Centro-nord il tasso di abbandoni è del 10,4%, nel Mezzogiorno del 16,6%. E a Napoli arriva a sfiorare il 23%. Una disparità che riguarda tutti i servizi, dalle mense alle palestre al tempo pieno. Significa che nelle Regioni del Sud, un ragazzo su 6 lascia gli studi. Erano 83mila i ragazzi che, alla chiusura degli scorsi scrutini, sono stati bocciati solo perché non hanno raggiunto la soglia minima delle presenze. Rischiano almeno di raddoppiare, nel 2023. 

Le responsabilità sono molteplici, ma certo l'organizzazione della scuola al Sud non aiuta: se sei nato nel Mezzogiorno il tempo pieno è solo al 18 %, contro il 48 %del resto del Paese. Ma a Milano è all’80%, a Napoli solo al 20%. In Toscana l’85 % delle scuole ha una mensa e il 75% dispone di palestra; a Napoli ci si ritrova con l’80% delle scuole senza il tempo pieno e l’83% che non ha palestra. 

Dati allarmanti, contro cui il Ministero dell'Istruzione e del Merito prova a mettere in campo i fondi del PNRR destinati alle scuole. Una percentuale rilevante (circa il 20%) è infatti destinato a colmare il divario territoriale e a contrastare la dispersione scolastica. Anche Zai.net offre alle scuole progetti PNRR di contrasto alla dispersione scolastica attraverso laboratori che tengono aperta la scuola oltre l'orario scolastico e permettono alle istituzioni scolastiche di diventare punti di riferimento per i territori.

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